Appuntamento organizzato dai Democratici di Sinistra venerdì 16 dicembre a partire dalle ore 15.30 presso la sala “Carpi”, in via Valtriani a Pontedera. “L’INDUSTRIA DELLE DUE RUOTE IN ITALIA: il Polo nazionale e il sistema metalmeccanico pisano nella globalizzazione dell’economia” è il titolo ed il tema dell’incontro che vedrà la presenza e gli interventi di Ivan FERRUCCI (Segretario federazione Ds Pisa), Francesco NOCCHI (Responsabile Lavoro Ds Pisa), Marta PERINI (Sindaco di Calcinaia), Valter TAMBURINI (Presidente CNA Pisa), Paolo MARCONCINI (Sindaco di Pontedera), Graziano TURINI (Assessore sviluppo economico Provincia di Pisa), Domenico CONTINO (Segretario generale FIOM Pisa), Renzo ROSSI (Segretario generale UIL Pisa), Gianfranco BILANCI (Segretario generale CISL Pisa), Paolo GRAZIANI (Segretario Generale CGIL Pisa), On.
Marco FILIPPESCHI (Segretario Ds Toscana), Claudio MARTINI (Presidente Regione Toscana) e di Cesare DAMIANO (della Segreteria nazionale Ds, Responsabile Lavoro e Professioni) che concluderà l’incontro stesso.
“Il10% degli occupati dell’indotto metalmeccanico pisano – spiega Nocchi illustrando l’iniziativa, nel corso di una conferenza stampa - è in cassa integrazione e oltre 250 lavoratori rischiano il licenziamento entro la fine dell’anno; il rapporto di monocommittenza con Piaggio, la scarsa capacità d’innovazione e diversificazione, la debolezza strutturale di tante aziende, mettono a rischio la tenuta del sistema meccanico provinciale e migliaia di posti di lavoro.
In questo quadro diventa prioritaria la presentazione del piano industriale da parte di Piaggio, in primo luogo nel confronto ai tavoli nazionali con il sindacato, anche per dare certezza alle aziende della componentistica e per consolidare l’assetto strategico dello stesso Gruppo in Italia.”
“Sul fronte della riorganizzazione del Gruppo Piaggio, dopo l’acquisizione di Aprilia, come su quello della sua internazionalizzazione, a seguito delle nuove partnership siglate con aziende indiane e cinesi – sottolinea Nocchi - manca ancora la chiarezza necessaria.
Sarebbe invece fondamentale investire nella progettazione e nella messa in produzione di nuovi motori negli stabilimenti italiani mentre Piaggio ha deciso di produrre in Cina anche i motori di bassa cilindrata destinati al mercato europeo.”
“La Regione Toscana, la Provincia di Pisa e i comuni pisani interessati, hanno già attivato iniziative per affrontare le crisi delle aziende metalmeccaniche e hanno chiesto un incontro a Piaggio proprio per la presentazione del Piano industriale.
La Regione ha annunciato il finanziamento di un nuovo bando, diretto proprio alle aziende della componentistica delle due-tre e quattro ruote: un provvedimento selettivo a sostegno delle aziende più virtuose che puntano all’innovazione industriale, nel tentativo di superare i limiti della struttura d'impresa pisana.”
“L’impegno dei Democratici di Sinistra verso la crisi dell’indotto metalmeccanico pisano è massimo” -afferma Marco Filippeschi, segretario dei DS della Toscana e deputato dell’Ulivo – “Ribadisco l’importanza di fare di questa vicenda un tema nazionale.
Il settore delle due e tre ruote è uno dei pochi rimasti nel quale l’industria italiana è leader europeo. Occorre un impegno a tutti i livelli.”
“Noi Ds proponiamo un patto per lo sviluppo del territorio pisano – aggiunge Ferrucci - per gestire l’attuale ristrutturazione dell’apparato produttivo e trasformarlo in un sistema fornitore della meccanica italiana puntando sulla flessibilità, sulla vicinanza alla grande impresa e sulla certificazione della qualità delle produzioni, consorziando le imprese, riorganizzandole e aprendole al rapporto con il mercato mondiale, in sinergia con l’offerta di ricerca e di innovazione.
Solo con un confronto tra sindacato, istituzioni e organizzazioni imprenditoriali si possono raggiungere questi obiettivi; chiediamo quindi alla Piaggio di presentare il Piano industriale perché la chiarezza negli impegni e la disponibilità al confronto sono i presupposti minimi per l’apertura di un serio processo di concertazione necessario per superare questa fase e per affrontarne i risvolti sociali ed occupazionali.”
“Vogliamo inoltre richiamare all’impegno l’interlocutore che maggiormente dovrebbe attivarsi: il Governo, che con una disattenzione colpevole e senza precedenti verso il territorio pisano, non ha ancora dato seguito agli impegni presi nel 2002, dopo una forte mobilitazione delle istituzioni e dei lavoratori.
Pretendiamo che si risponda subito – conclude Ferrucci - attraverso la rapida istituzione presso il Ministero dell’Industria del tavolo permanente di confronto sul comparto delle due e tre ruote, l’adozione di provvedimenti di politica industriale a sostegno del settore, il rifinanziamento del Fondo nazionale per gli ammortizzatori sociali e l’emanazione di provvedimenti speciali che estendano gli ammortizzatori anche alle piccole e medie imprese meccaniche pisane, consentendo così di contenere i costi sociali delle ristrutturazioni e di non disperdere professionalità, salvaguardando l’occupazione.”