Per risolvere i gravi problemi di bilancio di Ataf spa non si può intervenire solo sulle retribuzioni degli autisti. E' quanto sostiene il consigliere di Alleanza Nazionale Stefano Alessandri che questa mattina ha incontrato i rappresentanti del sindacato UGL degli autoferrotranviari. «Nonostante la evidente difficoltà - hanno spiegato Alessandri e Roberto Cartacci, segretario provinciale UGL degli autoferrotranviari - Ataf spa ha erogato un prestito a tasso zero di ben due milioni di euro a Ratp, la società francese che si è aggiudicata l'appalto della tranvia.
L'azienda di trasporti Lazzi ha "tagliato alcuni rami secchi" e Ataf, invece, ha raccolto i costi dal personale indiretto in esubero, circa 2 milioni di euro, cedendo i pochi ricavi alla società partecipata Li-nea. A quest'ultima sono stati concessi chilometri, l'uso dei depositi, riparando i loro autobus con i propri meccanici oltre a permettere l'utilizzo della sua sala radio e dei suoi controlli». «Inoltre - hanno aggiunto - la Tecla, una ditta esterna, ha la completa gestione di un deposito con 64 mezzi ma lo scorso 2 dicembre solamente 19 bus erano funzionanti in maniera perfetta.
Poi c'è stata l'installazione a bordo dei bus dei televisori che trasmettono pubblicità per un costo totale di 2 milioni di euro». «Come se non bastasse - hanno concluso Alessandri e Cartacci - Ataf ha erogato premi ai quadri di Li-nea e per allontanare personale direttivo e dirigenziale ha speso 600mila euro».(mr)