Patto di solidarietà tra Firenze e Locri. Lo ha deciso ieri sera, approvando l'apposita delibera, il consiglio comunale per «sostenere ed incoraggiare l'azione politica ed amministrativa del sindaco del Comune reggino nell'impegno a riscattare la politica dal giogo delle intimidazioni e della violenza e, nel contempo, a rispondere positivamente alla richiesta dei giovani che hanno lamentato "l'isolamento culturale che spezza ogni loro prospettiva di riscatto", con iniziative varie di carattere culturale, politico e sociale».
Come si ricorderà il 16 ottobre scorso a Locri venne ucciso con cinque colpi di pistola Francesco Fortugno, 54 anni, vicepresidente del consiglio regionale della Calabria. «Il Comune di Firenze - si legge nella delibera approvata ieri sera - ha inteso partecipare, con la presenza a Locri di una sua rappresentanza istituzionale e del gonfalone della città, ai funerali di Stato per il barbaro omicidio di Francesco Fortugno, volendo dare seguito alla richiesta del Presidente della Repubblica Ciampi di contribuire a creare legami di solidarietà e riaffermare nella Locride i valori di libertà, legalità ed uguaglianza sanciti dalla Costituzione.
Lo scorso 4 novembre, giornata dedicata all'unità nazionale, la municipalità fiorentina ha nuovamente aderito con una sua delegazione e con il gonfalone della città, alla marcia della speranza "per i giovani", organizzata dai sindaci di Napoli e Cosenza che hanno chiamato a raccolta istituzioni, partiti politici, sindacati e movimenti per affiancare i giovani di Locri, decisi a dire no alla intimidazioni, e alla violenze dello strapotere della mafia. La presenza e la solidarietà del comune di Firenze - hanno ricordato i consiglieri - sono state accolte con grande considerazione e stima da parte delle Istituzioni locali, ma anche con manifestazioni di calorosa amicizia e gratitudine da parte della cittadinanza che ha recepito il conforto ed il sostegno della nostra città a cui è stato chiesto con forza di dare una seria continuità al fine di aiutare i cittadini di Locri a resistere ed a reagire alla devastante offesa subita».(mr)