L'arte come terapia. E' un lungo lavoro quello del Centro di attività espressive "La Tinaia" che dalla metà degli anni sessanta lavora per lo sviluppo delle qualità artistiche delle persone con problemi psichiatrici. Sono tantissime le opere raccolte da allora, frutto del lavoro dei malati chiusi nei manicomi. Lavoro che continua anche oggi con il Laboratorio-Atelier che ha messo in piedi una mostra "Lo sguardo dell'Altro" attualmente in corso (fino al 9 dicembre) presso l'Istituto universitario europeo.
Non solo. Oggi alle 17,30 sempre all'Istituto universitario ci sarà un incontro a cui prenderà parte anche l'assessore alla cultura Simone Siliani in cui verranno tratte le conclusioni sulla mostra. Fra gli altri saranno presenti anche lo storico dell'arte Maria Azzola, Giuseppe Saraò responsabile della salute mentale della zona Firenze Centro. La vinaia è nata dentro l'ospedale psichiatrico di San Salvi ed in seguito alla chiusura dei manicomi, il Laboratorio ha continuato ad esistere integrandosi progressivamente nella rete dei servizi della salute Mentale, accogliendo pazienti provenienti da tutta l'area fiorentina.
Alcune fra le opere realizzate dagli artisti sono di tale valore estetico che diversi musei fra cui quello di Losanna le hanno incluse nella collezione di Art Brut.