PRATO – A renderlo possibile, con tutta probabilità, sarà la Commissione europea che domani, martedì 6 dicembre, emanerà il regolamento di etichettatura d’origine per i prodotti del tessile – abbigliamento.
“Non è l’unica rassicurazione – dichiara Marco Barni, presidente di Confartigianato Moda Toscana – che c’è arrivata dal governo europeo, in occasione dell’incontro preparatorio promosso da Confartigianato in vista del vertice del WTO al quale abbiamo partecipato.
È positivo soprattutto il fatto che ci sia stato un interessamento politico significativo degli europarlamentari verso settore tessile, con un’assunzione precisa d’impegno nei nostri confronti”.
Semaforo verde, dunque al provvedimento sulla certificazione dei prodotti del tessile abbigliamento (estesa anche al comparto calzaturiero, pelle e cuoio, vetro e gioielleria, ma la lista è destinata ad allungarsi). “Ma l’ultima parola – spiega Marco Pieragnoli, coordinatore regionale dell’Area moda di Confartigianato - spetta al Comitato 133 e agli Stati membri, chiamati ad approvare il regolamento stesso.
Il rischio, da questo punto di vista, è che parta l’ok della Commissione, ma che poi gli Stati membri possano esprimere il loro parere contrario all’adozione di un provvedimento sull’etichettatura d’origine. È in questo arco di tempo che vuole inserirsi la nostra iniziativa legata a una ‘marcia su Bruxelles’ programmandola per i primi mesi del 2006 con l’arrivo nella capitale belga di una folta rappresentanza di distretti tessili europei”. Un colloquio costruttivo, dunque, quello che Barni e Pieragnoli hanno avuto con gli europarlamentari e la rappresentanza permanente dell’Italia presso l’Ue.
“Ci hanno garantito il massimo impegno – torna a dire Barni - affinché la nostra idea di ‘marcia’, nell’assumere una piega istituzionale, sindacale ma soprattutto ‘europea’, trovi un riscontro effettivo. L’obiettivo è quello di attivare tutta la rete dei contatti e delle relazioni che abbiamo in Europa per costruire un tavolo di confronto operativo rispetto alle questioni che più ci stanno a cuore, come l’etichettatura obbligatoria ma anche la gestione dei flussi commerciali con la Cina”.
E di flussi commerciali si discuterà soprattutto dal 13 al 18 dicembre a Hong Kong, in occasione del prossimo vertice del WTO: nella capitale belga c’è stata l’occasione anche per approfondire anche questi aspetti, legandoli alla discussione sui dazi commerciali e sulle politiche di sviluppo economico, con l’auspicio che la trattativa porti a dei passi avanti nonostante le prospettive non siano particolarmente positive.