In questi giorni di abbondanti piogge, nei quali i fiorentini guardano l'Arno con preoccupazione, molti avranno ricordato gli eventi del 1966 e le iniziative prese da Luciano Bausi in qualità di assessore, in quei giorni terribili dell'alluvione e in quelli successivi della complessa organizzazione degli aiuti e dei più immediati soccorsi. Nel volume di Francesco Listri Luciano Bausi. Un cristiano nelle cose del mondo (Polistampa, pp. 248, oltre 100 illustrazioni, euro 14) sono ricostruite per la prima volta quelle straordinarie iniziative, volte a liberare la città dalle acque e dal fango.
Il libro riporta anche le lettere scambiate con il sindaco Piero Bargellini e, soprattutto, le testimonianze inedite di alcuni tecnici che allora collaborarono con Bausi, grande organizzatore della salvezza di Firenze in quei giorni. Ma Bausi fu anche molto altro per Firenze e per l'Italia: come assessore, poi come sindaco; più tardi e più volte come senatore della Repubblica e infine come sottosegretario al Ministero della Giustizia. Il libro è frutto di una minuziosa ricostruzione dei documenti del tempo, ignoti all'opinione pubblica, e di oltre una ventina di lunghi incontri con personalità e amici che ne ricostruiscono la qualità e l'opera.
Bausi, nei suoi anni in Palazzo Vecchio, transitò Firenze dall'alluvione alla rinascita.
Cristiano di convinzione e di pratica, portò nella politica un accento particolare militando a fianco della Democrazia Cristiana, e agendo sempre più da uomo delle istituzioni che da uomo di partito. Dieci anni dopo la sua scomparsa, ricostruirne l'esperienza significa rileggere la storia di anni particolarmente intensi e importanti per Firenze e l'Italia, quali furono quelli dal '60 al '90.
Il volume sarà presentato sabato 3 dicembre 2005, alle ore 10.30, in Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento, in occasione della mattinata celebrativa del decennale della scomparsa di Luciano Bausi, con interventi di Nicola Mancino, Mino Martinazzoli, Don Carlo Zaccaro.