Marina di Carrara, 18 novembre 2005 – “L’attuale sistema nazionale di allocazione delle risorse per la spesa sociale non assicura una effettiva collaborazione tra i vari livelli istituzionali di erogazione dei servizi e non dà il giusto peso ai comuni, che invece erogano l’80% delle prestazioni sociali”. A dirlo, durante l’incontro ‘Europa sociale e Territori’ promosso a Dire & Fare da Cesvot, Anci Toscana e Regione Toscana, è Andrea Tardiola, dirigente del Ministero del Lavoro, quando sottolinea alcuni spunti emersi dal ‘Rapporto di monitoraggio sulle politiche sociali’ recentemente pubblicato dal Ministero.
Secondo Tardiola, al centro del malfunzionamento del meccanismo di distribuzione dei fondi sarebbe lo strumento delle conferenze tra Stato, Regioni ed Enti locali, “privo di strumenti di compensazione cui non hanno pensato le due recenti riforme costituzionali” (quella del Titolo V e la cosiddetta ‘Devolution’) ed incapace sul fronte della rappresentanza, perché lascia in un angolo la voce dei Comuni, che “invece oggi sono i principali soggetti che offrono sui territori prestazioni sociali”.