Marina di Carrara, 18 novembre 2005 – Ultime notizie! Come sono rappresentati il volontariato e più in generale le politiche sociali nella stampa toscana? E’ stata presentata ieri a Marina di Carrara nel corso dell’ottava edizione di “Dire&Fare” la prima parte della ricerca promossa dal Cesvot e realizzata dall’Università degli Studi di Firenze.
Attingendo alla rassegna stampa curata dal Cesvot sono stati analizzati 2323 articoli presenti nelle principali testate nazionali e regionali.
La rilevazione del contenuto è stata effettuata sull’intero universo delle testate negli anni 2003-2004, selezionando 12 periodi di 15 giorni, allo scopo di assicurare una copertura significativa della produzione giornalistica del periodo di riferimento, per un totale di 180 giorni monitorati. La griglia di rilevazione ha preso in considerazione variabili editoriali, giornalistiche, di contenuto, temporali. Sono state individuate cinque principali tipologie di argomenti: problematiche etico-sociali, attività associative, analisi e resoconti, iniziative ed eventi, politiche ed interventi istituzionali.
La vita associativa toscana – intesa come attività di routine, o descritta da eventi eccezionali come feste, sagre, manifestazioni e raccolte fondi, risulta la componente più visibile, rappresentando il 54,2% dell’intero campione. Meno evidente è la tendenza all’approfondimento di tematiche di interesse generale, come le problematiche etico sociali (22,3%) o le politiche istituzionali (17,1%). Il giornalismo sembra occuparsi delle tematiche relative al sociale principalmente quando si riferiscono ad uno specifico contesto territoriale, tende a trascurare le issue di rilevanza nazionale o internazionale.
Sia nel caso delle iniziative che animano la vita associativa, sia delle politiche che giustificano gli interventi istituzionali, è il mondo della disabilità a risultare maggiormente visibile (38%), sia grazie alle numerose iniziative benefiche che attraverso le storie di vita, utilizzate soprattutto a livello locale per lamentarne la problematicità o per esaltarne gli aspetti virtuosi. Particolare attenzione, anche se quasi esclusivamente riferita all’attività istituzionale, è rivolta agli immigrati (27%)
“Appare controverso il rapporto tra giornalismo e rappresentazione del sociale – ha commentato Carlo Sorrentino, docente all’Università degli Studi di Firenze, curatore della ricerca – Se da un lato il sistema dei media è attento alle attività delle associazioni, pecca di superficialità quando trascura le tematiche di interesse nazionale e si sottrae al suo compito di “cane da guardia” dei processi sociali presenti nel paese”.