"Ponti e Non Muri". Si chiama così la campagna nazionale 2005-2006 per abbattere i muri dell'odio e gettare ponti di pace. A partire da Gerusalemme e dalla Cisgiordania dove è in costruzione un muro di 'aparthaid' che spacca in due le città palestinesi. La campagna è lanciata questa mattina in Palazzo Vecchio dall'assessore alla cultura Simone Siliani insieme a rappresentanti di Pax Christi Toscana, il movimento cattolico internazionale per la pace che domani a Roma riproporrà insieme ai rappresentanti nazionali tutti i temi affrontati questa mattina.
L'idea è nata il 9 novembre 2004, in occasione del quindicesimo anniversario della caduta del muro di Berlino. Oggi, ad un anno di distanza, Pax Christi Italia, attraverso la rete dei Punti Pace locali, si propone di continuare a sensibilizzare e ad informare persone e comunità, affinché conoscano i drammi causati dall'occupazione israeliana in Terra Santa. Si può aderire all'iniziativa spedendo una cartolina della propria città a Nafez Assily specificando nell'indirizzo del destinatario 'Gerusalemme est, Palestina'.
"Questo - hanno detto i rappresentanti di pax Christi- permetterà ai postini di Israele di interrogarsi e a quanti leggeranno le cartoline, di interrogarsi sulla situazione della Città Santa". "Si tratta di un'iniziativa importante - ha detto l'assessore alla cultura Simone Siliani-, che prende in considerazione due simboli importanti, il muro come segno di divisone ed il ponte come simbolo di unione. Non è un caso che durante le guerre una delle prime cose che vengono distrutte sono proprio i ponti che servono a mettere in comunicazione le persone e i popoli.
Nonostante la caduta del muro di Berlino, in terra santa è stato riproposto lo schema del muro che divide l'indivisibile".. L'illegalità di questo muro è stata dichiarata anche dall'Onu e dalla Corte internazionale dell'Aja. Pax Christi chiede la sospensione della costruzione e l'abbattimento della parte che è gia stata costruita. Nel corso della conferenza stampa è stato annunciato anche l'incontro che si terrà domani alle Piagge (ore 21) presso il centro Sociale "il Pozzo" in via Lombardia 1p a cui prenderà parte Rahed Abusahlia il parroco di Taybeh in Cisgiordania esperto di nonviolenza nell'Islam e nel Cristianesimo.
Si parlerà del conflitto israelo-palestinese e di resistenza non violenta con la proiezione di un breve video sui territori occupati.(mr)