L’arrivo del Beaujolais Nouveau (ogni anno il terzo giovedì di novembre) è uno degli avvenimenti più appassionanti nel calendario degli amanti del vino. Al grido di «Le beaujolais nouveau est arrivé» lo stesso giorno in 150 paesi ne vengono bevute 65 milioni di bottiglie.
Antesignano francese del nostro «novello», eroe nazionale in patria, il Beaujolais ha compiuto 50 anni nel 2001 ed è divenuto «un fenomeno» con un sito www.beaujolais.net che dà conto di tutte le manifestazioni a lui dedicate nel mondo.
A Firenze sarà celebrato con una degustazione all’Istituto Francese (17 novembre h 18.00) in cui sarà accompagnato da squisiti formaggi d’oltralpe.
Colore granata con riflessi violacei, aroma intenso che ricorda i piccoli frutti rossi come le fragole e i lamponi ma anche quelli neri come il cassis e le more, un gusto fruttato al quale si aggiungono le fragranze floreali della violetta e dell’iris, il beaujolais 2005 si annuncia come un’annata eccezionale, alla pari di quelle del 1959, 1964 e del 1976.
Le uve mature, lo stato di salute perfetto, la grande ricchezza di zuccheri ed il perfetto equilibrio tra dolcezza e acidità ne fanno quest’anno un vino armonioso, equilibrato, intenso e corposo, dal colore ben definito, dal profumo netto e complesso, dal corpo strutturato.
Per saperne di più: la coltivazione del Beaujolais si estende su un'area pari a 1 601 kmq suddivisa in 147 comuni, agricoli al 90% e riuniti in 15 cantoni, a cavallo tra Parigi e Lione. Nel Beaujolais esiste un unico vitigno : il Gamay Noir à Jus Blanc, con il quale vengono prodotti vini rossi.
Il Beaujolais è un vino che muore giovane, da consumarsi entro un anno. Vino popolare e repubblicano è ottimo per tutte le occasioni conviviali, è un vino da bistrot, gioioso da dividere con gli amici, occasione ideale per “faire la fête”.
