Battute finale per il festival France Cinéma che tra sabato 5 novembre presenta 6 film, una tavola rotonde e ospiti del calibro di Claude Lelouch, Giovanna Taviani, Françoise Fabian, Florence Darel, Philippe Lloret, Nicola Piovani e Massimo Ranieri nella ritrovata veste di attore cinematografico.
Si inizia alle 9.30 all’Istituto Francese con una vera chicca: La croisière jaune (1934) di ANDRÉ SAUVAGE, omaggio a André Citroën che ripercorre la mitica spedizione in Himalaya, con filmati originali degli anni ’30.
Alle 11.00 GIOVANNA TAVIANI presenta in prima assoluta il documentario I nostri trent'anni... (2005), carrellata sull’ultimo cinema italiano con interviste a Risi, Monicelli, Bellocchio, Bertolucci, i fratelli Taviani, Moretti, Salvatores, Marco Tullio Giordana e molti altri.
In contemporanea nella biblioteca dell’Istituto alle 10.30 la consueta e articolata tavola rotonda aperta al pubblico Eric Rohmer scrittore/cineasta, organizzata in collaborazione con il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici.
Non hanno bisogno di presentazione gli intervenenti : le attrici rohmeriane Françoise Fabian, Marie Rivière, Florence Darel, la produttrice Françoise Etchégaray, i registi Claude Lelouch, Philippe Lioret, Marie Binet, Pierre Jolivet, Emmanuel Carrère, e numerosi critici italiani e francesi. Presiede Bruno Torri.
Nel pomeriggio il festival si trasferisce al Gambrinus e propone due ROHMER: alle 16.00 Le rayon vert (1986, Leone d’oro a Venezia) e alle 18.00 Conte d'automne (1998); entrambi saranno presentati dalla protagonista Marie Rivière.
Alle 20.30 arriva CLAUDE LELOUCH che porta – in concorso – il nuovo film Le courage d'aimer (2005); tra melò e commedia musicale il film ci offre un affascinante saggio sulle contraddizioni dell’adulterio.
Insieme a Lelouch ci sarà anche Massimo Ranieri, uno dei protagonisti insieme ad un trio decisamente seduttivo quali Mathilde Seigner, Arielle Dombasle e Maïwenn (già ammirata nel « Quinto elemento » di Luc Besson)
Alle 22.30 - ultimo film in concorso - L'équipier di PHILIPPE LIORET (2004), intensa e tormentata storia d’amore vista da un osservatorio assolutamente unico (un faro su un’isola affacciato sul mare delle Bretagna): qui i due guardiani vengono accecati dalla passione per una irresistibile Sandrine Bonnaire.