(3 novembre 2005) – Con 20 sì (la maggioranza di centrosinistra) e 9 no (Cdl e Prc) il Consiglio provinciale ha approvato l’Agenda 21 della Provincia, il piano di Azione locale per la sostenibilità. Approvato anche un Ordine del giorno di Bertini (Misto-Casa dei Moderati) che invita la Giunta ad avviare un progetto pluriennale per la diffusione e l’implementazione, negli Enti e nelle organizzazioni pubbliche territoriali, dei Sistemi di Gestione Ambientale (Sga) ai fini della registrazione Emas o della certificazione Sga Iso 14001.
Respinto, invece, un Odg del gruppo di An che impegna la Giunta ad indicare, all'interno del piano le azioni, con priorità assoluta, volte ad incrementare le risorse a disposizione dei progetti. Targetti (Prc) ha contestato l’atto presentato dall’assessore all’ambiente Nigi in quanto: “Le schede che costituiscono l’azione della Provincia per l’ambiente affermano cose che poi sono smentite dai fatti. Basti pensare alla scelta del termovalorizzatore ed a quella del laboratorio di didattica ambientale”.
Anche per Lensi (FI): “I problemi ambientali sono complessi e non è facile sintetizzarli ma richiedono uno sforzo più generale e concreto nella realtà produttiva e sociale. I piani di azione locale rischiano di diventare una carta morta e comportano, comunque, risorse economiche non indifferenti”. Per Romei (Ds): “Il disegno dell’Agenda 21 è un impegno che vive anche su fatti economico: al di là dei rifiuti, basta pensare allo sforzo per la certificazione della qualità ambientale delle aziende, la remunerazione delle zone agricole più svantaggiate, la gestione ed il recupero delle risorse idriche, la nuova strutturazione dei trasporti.
Occorre maggiore educazione e riflettere sulle strutture inquinanti, anche perché le tecnologie hanno fatto enormi progressi”. Bertini (Misto-Casa dei Moderati) ha ricordato come, invece, “L’assessore non si è nascosto dietro un dito, affrontando il nodo del problema, che è quello finanziario. La Provincia dovrebbe individuare, anno per anno, obiettivi da raggiungere viste le scarse risorse e porre attenzione sulla formazione del personale per le certificazioni ambientali”. Per Calò (Prc): “L’elemento più pericoloso della delibera viene dal compromesso possibile fra ambiente e sviluppo: Agenda 21 si muove ancora su questo piano: manca una concreta azione di salvaguardia.
Occorre ripensare alla programmazione urbanistica del territorio”. Ragazzo (Verdi) ha chiesto di finanziare Agenda 21 con 200 mila euro, come è accaduto anche negli anni scorsi. Bernardini (Ds) ha ricordato come sulle questioni ambientali: “E’ sempre l'uomo che deve capire i problemi ed agire con comportamenti conformi, altrimenti sarà lui ad essere espulso dall’ambiente”. Nascosti (An) è tornato sulla problematica legata alla raccolta differenziata: “Non solo quest’obiettivo non è raggiunto, ma non sarà raggiunto nemmeno nel prossimo anno.
E l'obiettivo del 50% è lontanissimo”.