Firenze 28 ottobre 2005- Firenze 28 ottobre 2005- “massima cautela nel valutare la vicenda del presunto tentativo di sequestro di un bimbo da parte di due donne rom in via Calzaioli”.
La segreteria provinciale del PRC fiorentino con il Gruppo consiliare comunale PRC invita alla massima cautela nel valutare la vicenda del presunto tentativo di sequestro di un bimbo da parte di due donne rom in via Calzaioli. Innanzi tutto perché le indagini sono ancora in corso e fino ad ora hanno soltanto fatto emergere una ricostruzione dei fatti del tutto contraddittoria e quindi crediamo che fino a prova contraria la presunzione d’innocenza debba avere la precedenza.
Pensiamo infatti che l’allarmismo da “caccia alle streghe” creato rifletta una intollerabile cultura autoritaria di cui le nostre città e il paese tutto non hanno bisogno. In secondo luogo perché questo episodio viene utilizzato strumentalmente in un contesto molto preoccupante come la volata di Cofferati per la difesa della legalità e le esortazioni governative alla costruzione di un CPT in Toscana.
Il PRC riafferma con determinazione l’impegno nella battaglia per la chiusura di tutti i CPT e chiede alle Istituzioni Toscane di rifiutare con forza l’ipotesi di un intervento simile sul nostro territorio.
La nuova richiesta di aprire un centro di permanenza temporanea anche nella nostra regione maturata in seguito a quanto accaduto a Firenze lo scorso 25 ottobre ci sembra inopportuna e offensiva per un territorio che dovrebbe vantare una cultura dell’accoglienza e della solidarietà senza paragoni in Italia. Non è infatti accettabile la costruzione di strutture che come dimostra la strage di Schiphol in Olanda, se mai non bastassero le ripetute violazioni dei diritti umani avvenute in questi anni anche in Italia, costituiscono una barbarie che travalica i limiti della decenza civile.
Siamo certi che la società civile, i partiti e i movimenti si opporranno a questi tentativi di alimentare una cultura della repressione e della violazione del diritto internazionale; ci auguriamo che le istituzioni comunale e regionale, guidate entrambe dal centrosinistra facciano altrettanto, abbandonando politiche restrittive come quelle che purtroppo abbiamo visto invece sulla vicenda del trasferimento del campo Masini, in cui, nonostante le polemiche e le richieste avanzate da associazioni e partiti, una serie di famiglie rom resterebbero tagliate fuori.
Soltanto le politiche di accoglienza e di solidarietà possono garantire il benessere di tutti coloro che vivono nel nostro Paese. Il rispetto e la promozione dei diritti è l’unica legalità che ci teniamo a rispettare e in questa occasione esprimiamo tutto il nostro sostegno a chi a Bologna sta lottando per fermare la scellerata politica dell’Amministrazione Cofferati per questa stessa diversa idea di convivenza.