Il Convegno mira a far conoscere la legge nei suoi aspetti positivi (luci) e in quelli negativi (ombre) e intende anche presentare la proposta di legge per rimuovere queste ultime.
La nuova legge sui maltrattamenti agli animali, la N° 189/2004, è stata infatti approvata fra molte polemiche: bocciata sonoramente da oltre 50 gruppi ed associazioni animaliste e dai Verdi che ne hanno evidenziato i lati negativi (talora persino peggiorativi persino rispetto alla blanda norma precedentemente in vigore, l'articolo 727 del Codice Penale) ed applaudita da tre grandi associazioni LAV, ENPA e WWF, che ne hanno invece evidenziato i lati positivi.
In sintesi si può dire che questa normativa risulta avere sanzioni molto più incisive rispetto a quelle precedentemente previste (da qui il sostegno di alcuni), ma proprio per questo ne è stata fortemente limitata l'applicabilità, sottraendo all'azione penale anche molti maltrattamenti precedentemente perseguibili (da qui le proteste di altri).
Si sanziona cioè solo quella crudeltà che urta il sentimento di pietà che gli umani hanno per gli animali, cresciuto col tempo nella nostra società, purché questo non intralci interessi economici o ritenuti socialmente apprezzabili.
Così si è potuta reintrodurre senza problemi la terribile pratica dell'ingozzamento delle oche e delle anatre; in Molise la corsa dei buoi, per la quale la Cassazione aveva appena convalidato una condanna per maltrattamento sulla base del vecchio articolo 727, può proseguire indisturbata assieme a molte altre manifestazioni.
Ecco perché è stato detto che in teoria la legge riguarda tutti gli animali, ma nei fatti concede un'effettiva tutela penale solo agli animali domestici e solo nei casi più gravi.