Il centro di Firenze resta vietato ai veicoli ingombranti, i cosiddetti Suv. Il Tar della Toscana ha respinto il ricorso delle più importanti case produttrici ed importatrici di Suv (Sport utility vehicle, i 'fuoristrada da città'), contro l'ordinanza del sindaco che limita la presenza di questi veicoli nel centro storico, giudicandoli incompatibili con il suo particolare tessuto urbano. Un'ordinanza esecutiva dallo scorso primo gennaio, che impedisce l'accesso nella ztl dei mezzi con ruote superiori a 73 centimetri, dalle 7.30 alle 19.30 (esclusi residenti e deroghe).
La sentenza, depositata in tribunale lunedì scorso, punto per punto spiega i motivi del 'no' al ricorso, in cui si contestava la competenza del sindaco a prendere un simile provvedimento, si definivano 'immotivate' e 'illogiche' le sue motivazioni e si lamentava un possibile calo delle vendite di Suv: argomentazioni confutate dal Tribunale. Per prima cosa il Tar, dopo una lunga analisi tecnico.amministrativa, afferma che "comunque si voglia inquadrare la materia, non ricorre il denunciato vizio di incompetenza del sindaco"; inoltre spiega che "non si può plausibilmente sostenere che alcune limitazioni nella circolazione entro una determinata zona della città possano incidere in qualche modo sul mercato, perché questo tipo di veicoli possano comunque transitare liberamente su tutte le altre strade".
La sentenza dà poi pienamente ragione al Comune su alcuni temi specifici che le compagnie automobilistiche (fra cui Nissan, Suzuki, Bmw, Jaguar, Land Rover, Porsche, Renault, Volvo, Toyota, Hyundai) criticavano fortemente: i danneggiamenti alla pavimentazione delle strade del centro storico e il pericolo di intralcio alla circolazione. Non solo il Tar ribadisce le "caratteristiche strutturali" delle strade e dei marciapiedi del centro storico di Firenze, ma riconoscendo "l'esigenza di tutelarne gli aspetti artistico-culturali" sottolinea che "veicoli con pneumatici di grosse dimensioni possono provocare danneggiamenti alla pavimentazione oltre che pericolo ed intralcio alla circolazione proprio per la inidoneità del contesto urbano del centro storico a sopportare la presenza di determinati veicoli".
"Con queste parole - ha commentato l'assessore all'ambiente Claudio Del Lungo -, il Tar accoglie i punti salienti dell'ordinanza del sindaco e riconosce la competenza dei politici e prendere provvedimenti del genere, cosa che ci contestavano le case automobilistiche. Questa sentenza - ha aggiunto Del Lungo - smonta il teorema arrogante delle case produttrici di Suv, fondato sulla presunzione che le macchine possano andare dovunque sempre e comunque. Oggi al primo posto c'è la tutela della città e dei cittadini e la legittimità di provvedimenti che vanno in questa direzione".