20 ottobre 2005- Ci sarà anche la straordinaria "Madonna" eseguita per il Sepolcro di Santa Caterina da Siena in Santa Maria sopra Minerva, opera recentemente attribuita a Donatello tra le oltre 170 opere che daranno vita alla grande mostra "Siena e Roma. Raffaello, Caravaggio e i protagonisti di un legame antico", evento espositivo che avrà luogo nella città del Palio, a partire dal prossimo 25 novembre.
La mostra senese offrirà al pubblico la possibilità di ammirare per la prima volta l'importante rilievo marmoreo parte di una collezione privata, di cui di recente è stata argomentata con fondamenti storici la paternità donatelliana.
L'opera è infatti stata presentata alla comunità scientifica soltanto lo scorso giugno in un'apposita giornata di studi organizzata a Palazzo Venezia a Roma durante la quale intervennero Claudio Strinati, Soprintendente per il Polo Museale Romano e curatore della mostra senese, Giancarlo Gentilini, Università di Perugia, Marco Pizzo, Museo del Risorgimento di Roma e Antonio Paolucci, Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino.
La scultura, fino ad allora nota solo a pochi specialisti, raffigura la Madonna fra tredici cherubini in atto di porgere due corone (cm.126,5x74,5), ed è stata ricondotta ad una grande lunetta raffigurante la Triplice incoronazione di Caterina da Siena, facente parte del monumento sepolcrale eretto intorno al 1430 in Santa Maria sopra Minerva (poi smembrato nel 1573/79).
L'opera proviene dall'antica tenuta Saccoccia nei pressi di Mentana, dove fu vista e riconosciuta come opera di Donatello da Federico Zeri nei primi anni '90.
I marmi dovevano provenire dalla chiesa di Santa Maria sopra Minerva, nella cui cappella Capranica esisteva sin dalla fine del Trecento il sepolcro di Caterina da Siena, radicalmente modificato per volontà del fiorentino Sant'Antonino Pierozzi, allora priore della Minerva, intorno al 1430, e ulteriormente arricchito dopo la canonizzazione di Caterina, tra il 1461 e il 1466, dal cardinale Angelo Capranica.
Questo complesso monumentale venne quasi completamente demolito nel 1573/79; nella chiesa rimane oggi la sola figura giacente della "Beata Caterina" riferibile al monumento del 1430, posta sopra un sarcofago aggiunto nel 1461.
La lunetta con l'Incoronazione di Caterina apparteneva verosimilmente al sepolcro del 1430 dove la testa della figura giacente appare di qualità particolarmente elevata e di cultura donatelliana, come già riscontrato dalla critica.
La paternità donatelliana del bassorilievo, coincide perfettamente con le date del soggiorno romano di Donatello, attestato nell'Urbe sin dal 1430 e con maggiore continuità tra il 1432 e il 1433. L'esecuzione di questo monumento giustificherebbe inoltre la sua lunga assenza dal cantiere di Prato, lamentata dai committenti attraverso lo stesso Cosimo de' Medici, integrando l'attività romana dello scultore, che comprende il tabernacolo del Sacramento in San Pietro e la lastra tombale di Giovanni Crivelli nell'Aracoeli.
E' assolutamente significativo perciò che sia proprio la mostra senese a presentare per prima questo eccezionale ritrovamento, sia perché Donatello fu presente e lavorò anche a Siena sia perché tra le finalità scientifiche la mostra intende documentare i molteplici e continui rapporti culturali che da sempre intercorrono tra le due città.
La mostra "Siena e Roma.
Raffaello, Caravaggio e i protagonisti di un legame antico", curata da Claudio Strinati e Bruno Santi è promossa dall'Amministrazione comunale di Siena, dall'Istituzione Santa Maria della Scala, dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, dal Ministero per i Beni e le attività culturali (Soprintendenza speciale per il Polo Museale Romano e la soprintendenza al Patrimonio Storico - Artistico di Siena e Grosseto), con il patrocinio del Comune di Roma.
La Banca Monte dei Paschi di Siena è il main sponsor della mostra, una istituzione che riveste un ruolo di rilievo nel panorama economico - finanziario italiano e europeo, e che ha patrocinato, in questi anni, prestigiosi eventi artistici e culturali.
La società di trasporti "Arteria", il broker assicurativo "Marsh Assicurazioni", la compagnia assicurativa "Axa Art", la compagnia assicuratrice "Unipol", la società di servizi di mobilità "Train", la società "Siena Parcheggi" e il gruppo di autolinee e noleggio pullman "Sena" sono gli altri sponsor tecnici dell'evento.
"Siena e Roma. Raffaello, Caravaggio e i protagonisti di un legame antico" rimarrà aperta tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 10.30 alle ore 19.30.