Ogni anno milioni di persone nel mondo, di ogni etnia, sesso, generazione, finiscono nelle mani di trafficanti criminali che le rapiscono, le vendono, per costringerle a forme diverse di schiavitù. Tematiche che vengono affrontate durante il convegno europeo di lotta contro il traffico di esseri umani, dal titolo "Insieme contro la schiavitù contemporanea". organizzato a Firenze a partire da oggi fino al 21 ottobre da Emmaus Internazionale ed Emmaus Europa, in collaborazione con l'Istituto degli Innocenti di Firenze, con il Patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Firenze.
In questa occasione l'assessore alle politiche per l'infanzia, adolescenza e pari opportunità Daniela Lastri ha portato il saluto del Comune di Firenze mettendo in evidenza alcuni degli interventi concreti promossi sul territorio. "La città di Firenze da anni è attenta a queste problematiche - ha detto l'assessore Lastri-. La questione della tratta è un fenomeno inquietante perché tante donne e minori vengono coinvolte in un sistema di sfruttamento, dal quale è difficile liberarsi. I fenomeni maggiormente presenti nella nostra società sono la presenza di minori stranieri non accompagnati, lo sfruttamento sessuale per tante donne e bambini, matrimoni precoci organizzati illegalmente, e tanti altri fenomeni di abbandono e povertà economiche e culturali che rappresentano la complessità del fenomeno.
In questi anni a Firenze sono stati fatti molti interventi nei confronti dei minori - ha proseguito Lastri - e solo qualche settimana fa abbiamo presentato l'importanza di strutture di accoglienza anche specifiche, quali il Centro Sicuro, che sono determinanti per proteggere e tutelare bambine e bambini, adolescenti, che subiscono il sistema dello sfruttamento. Negli ultimi due anni e mezzo i minori stranieri non accompagnati accolti a Firenze sono stati circa 750. Nel centro sicuro hanno trovato accoglienza oltre 200 minori.
La maggior parte di essi proviene da Romania, Albania, Marocco ed altri paesi dell'est. Un altro intervento importante che promuoviamo dall'anno 2000 è l'esistenza del numero verde contro la tratta di esseri umani, in particolar modo questo servizio, che a Firenze funziona per tutta la regione, ha un'importanza particolare perché con l'anonimato molte donne che sono nel giro della prostituzione possono denunciare i loro sfruttatori o essere sostenute in percorsi di fuoriuscita, di orientamento verso i servizi, e di accoglienza.
In questi ultimi anni, dal 2000 al 2005, si sono avute 254 segnalazioni da donne fra i 18 e i 25 anni, 27 da minorenni, 96 da donne con più di 25 anni e 119 senza classificazione di età. La gran parte delle richieste sono rivolte verso il tema della fuoriuscita, di trasferimenti, di informazioni per i servizi, di sostegno legale, inserimenti in accoglienza oppure orientamento verso il sistema sanitario. Un terzo delle chiamate proviene da Firenze e la nazionalità dell'utenza è soprattutto al 45% nigeriana, 10% rumena, ex Urss, italiana e il 9% albanese".
"Il Comune di Firenze - ha concluso l'assessore - insieme ad altri soggetti del privato sociale e altre istituzioni territoriali e nazionali continuerà ad intervenire su questi temi cercando di rafforzare il lavoro di rete che abbiamo creato in questi anni attraverso la creazione di servizi adeguati, l'attivazione di coordinamenti fra enti e le attività progettuali utili a sostenere tutti quei soggetti più deboli, che hanno bisogno di interventi mirati".(mr)