"Gelati, sorbetti. Granite a Firenze: dal Buontalenti al Barattolino". E' il titolo dell'incontro che si svolgerà domani, 13 ottobre, alle 18 al Palagio di Parte Guelfa. Sarà l'assessore alle tradizioni popolari Eugenio Giani a introdurre l'incontro assieme al delegato dell'Accademia Italiana della Cucina Massimo Lucchesi. L'argomento riprende un aspetto assai poco conosciuto, che possiamo vantare con il Buontalenti l'invenzione del gelato come lo intendiamo nella nostra epoca. Come ogni anno l'Accademia Italiana della Cucina propone in tutta Italia la cosiddetta Cena Ecumenica, occasione in cui si abbina alla buona cucina una serie di incontri, che riguardano la storia dei prodotti della propria regione ed altri temi culturali.
Si dibattono temi ampi della tavola e dell'alimentazione in genere, e come queste si riflettono nella società e nel costume in Italia e all'estero, con un occhio sempre all'attualità. Tema di quest'anno la cucina del freddo, con una particolare attenzione riservata al gelato, e tutti i riflessi che può avere nel mondo odierno. "Il gelato - spiega l'assessore Giani - è sempre stato argomento di interesse, la sua storia è complessa ed affascinante. Le origini risalgono all'antichità classica.
Basti pensare che nei loro banchetti Greci e Romani usavano degustare passati di frutta impastati con neve e addolciti col miele, dando vita ai primi 'sorbetti'. A Firenze il gelato ha avuto un grande padre: Bernardo Buontalenti. Con questo incontro una particolare attenzione è riservata al gelato inventato dal famoso architetto, pittore e scultore ma con una grande passione per la cucina". Le origini del Buontalenti risalgono al 1565 quando Cosimo I de' Medici decise di organizzare un sontuoso ricevimento per una delegazione spagnola.
Grazie alle sue conoscenze di chimica, approntò una miscela simile a quella usata attualmente per produrre il ghiaccio artificiale. Il suo gelato era molto molle, ma ottenne una gran successo. Il famoso diabetologo Mario Rotella, professore associato di malattie del metabolismo presso l'Istituto di Clinica Medica dell'Università di Firenze, discuterà sul gelato e sul significato che vuol dire dal punto di vista della salute. Gabriella Giusti della Galleria degli Uffizi parlerà del "Gusto del Freddo".
Prevista la partecipazione di Food Design Studio con gli architetti Francesco Trabucco e Paolo Barrichella. Parlare di design nell'alimentazione può fare pensare a chi non è designer ad una forzatura del termine. Mentre chi veramente sa cosa è il design, ossia cultura di progetto e innovazione tecnologica, potrà capire quanto spazio di lavoro ancora c'è nel settore alimentare per questa disciplina trasversale. Lo scopo è quello di realizzare prodotti funzionali e allo stesso tempo di elevato valore estetico per la società di massa, abbinando l'arte con la creazione degli oggetti.
Il più delle volte la forma diventa l'elemento caratterizzante per identificare il prodotto. Chiuderà l'incontro Leonardo Bagnoli della Sammontana, con l'intervento "Dal gelato artigianale all'industriale: la nascita del Barattolino".(mr)