Festival nazionale sulla drammaturgia contemporanea delle donne: XIV edizione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 ottobre 2005 15:16
Festival nazionale sulla drammaturgia contemporanea delle donne: XIV edizione

Da quattordici anni il Teatro delle Donne presenta a Firenze il suo più importante appuntamento annuale: Autrici a Confronto un'iniziativa dedicata alla scrittura teatrale e alle novità di un teatro delle donne nazionale e non solo. A partire dal mese di novembre si terrà la quattordicesima edizione, sostenuta dal Ministero per i beni e le attività culturali, dalla Regione Toscana, dalla Provincia e dal Comune di Firenze, dai Comuni di Calenzano e Campi Bisenzio. Il festival nazionale sulla drammaturgia contemporanea delle donne costituisce l'unico appuntamento di questo genere in Italia e presenterà spettacoli, nuove produzioni, letture, mise en espace e incontri con le autrici.

Nonostante l’omologazione e le tentazioni di tipo televisivo di gran parte del nostro teatro, cresce la proposta di spettacoli che sappiano rappresentare la società in cui viviamo ed esprimerne le contraddizioni. Un teatro che si è sviluppato ai margini del sistema nazionale, spesso anche fisicamente fuori dai circuiti delle grandi città. E’ importante che il teatro riesca a mantenersi vivo e partecipe di quanto lo circonda, operando senza rinunciare ai propri obbiettivi culturali. Nel programma di Autrici a Confronto daremo centralità alla funzione civile del teatro, alla pluralità dei linguaggi e al valore delle differenze.

Verranno affrontate tematiche relative all’identità femminile e al ruolo delle donne in questa società, spunti di attualità come donne e terrorismo, il rapporto madre e figlia o il rapporto fra donne e potere. L’iniziativa si snoderà in un percorso di appuntamenti nell'ambito della stagione 2005-2006 del TEATRO MANZONI di Calenzano da noi diretto. Una scelta obbligata, per le conosciute difficoltà del settore che hanno colpito anche il nostro festival (i tagli ai contributi pubblici sono stati oltre il 50%), che non snatura però il senso dell’operazione.

La prima iniziativa – 24/25/26 novembre al Teatro Manzoni - sarà dedicata ad una grande scrittrice europea, Elfriede Jelinek, Premio Nobel per la Letteratura 2004. Combattiva, colta, isolata scrittrice austriaca, conosciuta nel mondo dello spettacolo per l’adattamento cinematografico di Haneke del suo romanzo “La pianista”, spietato ritratto di donna, interpretata sulo schermo da Isabelle Huppert. In Italia la Ubulibri ha pubblicato una raccolta dei suoi testi teatrali e il Mittelfest ha messo in scena la scorsa estate un primo spettacolo, cooprodotto con il CRT di Milano per la regia di Wernner Waas, “JACKIE”, spiazzante rievocazione di Jacqueline Kennedy, interpretata da Carla Chiarelli.

La Jelinek indaga con spietata lucidità sui rapporti di genere, le relazioni di potere, la brutalità e l’ipocrisia dei nostri rapporti rivelando, come ha scritto la giuria di Stoccolma, “l’assurdità dei clichè della società contemporanea e il loro potere soggiogante”. La Jelinek fa parlare delle principesse da favola; “La morte e la fanciulla IV – Jackie” è il titolo completo del monologo e introduce uno dei suoi temi prediletti: il miserabile fallimento della donna nel e per il mondo maschile.

Una ex-eroina dell’America crea un’immagine di se stessa, ne controlla contenuto e forma, e si mette in scena come opera d’arte. In un colloquio con se stessa di grande potenza linguistica questa Jackie creata dalla Jelinek svela tutto di una vita fatta di glamour e splendore, significato e affermazione, colpi del destino e choc. Mentre tutto il mondo non fa che parlare dei suoi vestiti lei stessa non è altro che "la schiuma sui sogni altrui”. Alla presentazione dello spettacolo affiancheremo un incontro sull’opera teatrale della Jelinek (il 25 novembre dopo lo spettacolo) e la proiezione del film “La pianista” (24 novembre presso la Cineteca di Firenze).

Nell’ambito del festival verranno presentate due produzioni del Teatro delle Donne. La prima in dicembre – 9/10 Teatro Manzoni – vuol celebrare il cinquantesimo anniversario dalla morte di Bertold Brecht. DEVOZIONI DOMESTICHE. SKETCH MUSICALI PER VERSI DEL POVERO B.B. dal Libro di devozioni domestiche di Bertold Brecht, di e con Chiara Riondino, Rosaria Lo Russo e Daniele Trambusti. Una cantante-attrice, una autrice e attrice di poesia, un attore-musicista, s’incontrano nella comune passione per il grande poeta teatral-musicale tedesco dando voce e suono delle più strazianti e stranianti ballate di Brecht.

I componenti del trio, riuniti per l’occasione dalla fiducia innocente nell’impegno etico e civile dello spettacolo sin dalla fine degli anni settanta, propongono un Brecht realizzato con i mezzi “poveri” di un teatro in versi e musica da boccascena, lontano dalle rievocazioni sontuose delle regie steheleriane degli anni ’60, per dar voce viva alle “litanie del respiro” della ragazza madre infanticida Maria Farrar, dell’adolescente Jacob Apfelbock, che uccide i genitori senza un movente, della sposa proletaria Hannah Cash, picchiata e fedele al suo uomo come una Penelope proletaria, di un’amante perduta del poeta giovane, Maria A.

In gennaio verrà messo in scena in versione definitiva il testo LA GABBIA di Stefano Massini, neo vincitore del Premio Riccione/Pier Vittorio Tondelli, con Cristina Valentini e Luisa Cattaneo, regia dello stesso Massini. Lo spettacolo verrà allestito sul palco del Teatro Manzoni dal 10 al 15 gennaio per un numero limitato di spettatori a sera (circa 40) che potranno assistere tra le sbarre del parlatorio di un carcere di massima sicurezza all’incontro fra una giovane detenuta ex-brigatista e sua madre.

“Ho pensato a questo testo come ad un gioco drammatico di identità svelate. Mi piace la scommessa di un dialogo estremo fra due donne che sembrano non aver niente da dirsi. Qui le resistenze sono fortissime. Il confronto nasce a fatica, filtrando fra un muro continuo di difese, menzogne, fughe reciproche. Affido a questi due ritratti di donna il compito di scendere a fondo, nelle viscere di una famiglia inesistente e dei relitti umani che ne avanzano. Affido a questo parlatorio il ruolo di scenario drammatico per un incontro/scontro di alta tensione emotiva.

Ed affido infine a questo ennesimo dialogo la mia voglia di investigare le BR, il loro grido, la loro ansia di futuro e l’utopia cieca di una rivoluzione radicale.” Stefano Massini Fra gli spettacoli ospiti il 4 marzo, “Nati in casa” di Giuliana Musso, premio della critica teatrale 2004/2005 per la sua attenta analisi delle problematiche femminili nella società contemporanea. Si nasceva in casa, una volta. Nei paesi c’era una donna che faceva partorire le donne. La “comare”, la chiamavano, era la levatrice, l’ostetrica insomma.

Nati in casa racconta la storia di una donna che fu levatrice in un paese di provincia di un nord-est italiano ancora rurale. Storia tutta al femminile, dunque, storia di una dedizione costante e quasi sommessa al destino di una gente, che dura una vita e che non si risolve mai in un unico eroico gesto ma che rivoluziona il mondo dal di dentro, piano piano. Infatti questa vicenda non si trova nei libri di storia ma nel ricordo delle persone. L’abbiamo raccolta attraverso tante interviste e disegnata tracciando linee semplici tra un aneddoto e l’altro, memorie di fatti eccezionali solo per chi li vive.

In febbraio, Autrici a Confronto collaborerà con il Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino ad un’iniziativa dedicata a Barbara Nativi, che come autrice, regista, attrice, ha partecipato con passione alla creazione e allo sviluppo del Centro di Drammaturgia delle Donne e del festival.

Completano la STAGIONE del TEATRO MANZONI DI CALENZANO: le riprese di “CONGELATA” di Silvia Calamai, con Angela Antonini, regia di Sandra Garuglieri, 16 e 17 dicembre. Protagonista una donna alle prese con ossessioni di varia natura sempre a comporre numeri di telefono.

Il suo costante e interminabile chiacchierare è un mero strumento per difendere la propria identità dalla paura dell’isolamento a cui sembra essere destinata. Di “NORMA ‘44” spettacolo sull’Olocausto di Dacia Maraini, 20-21 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria 2006. La scommessa di unire prosa e lirica, è uno dei principali valori di questa operazione, di grande effetto teatrale. Con Monica Bauco, Roberto Posse, Stefania Stefanin. In febbraio FEDRA di Paolo Puppa, una riproposizione in chiave moderna dell’antico mito di Euripide con Sandra Cavallini, regia di Angelo Generali.

La Rassegna per le Scuole, il secondo anno di laboratorio “Dal testo alla scena: Teatro e Drammaturgia” a cura di Stefano Massini (inizio 13 ottobre), il terzo Corso della Scuola Nazionale di Scrittura Teatrale diretta da Dacia Maraini, la rassegna di teatro amatoriale Teatro Aperto, i concerti della Scuola di Musica di Calenzano e il Concerto Lirico di Capodanno.

In evidenza