PRATO - Li paragonano a una “bomba ad orologeria”. Una bomba che rischia di esplodere anche a Prato, se l’attività di revisione sui veicoli (auto e moto) non viene eseguita correttamente come si deve. L’allarme, lanciato dalle Associazioni nazionali dei Revisori Auto di Confartigianato e Cna (ANARA e AIRA), viene fatto proprio anche a Prato, dalle categorie facenti capo alle federazioni degli autoriparatori di Cna e Confartigianato.
“Gli automobilisti – fanno sapere Antonio Franza e Alessandro Aiazzi, rispettivamente presidente provinciale degli autoriparatori di Cna e Confartigianato - vedono costantemente aumentare il costo della revisione.
Ma dei 40,48 euro pagati ai centri di revisione, ben 14,66 (oltre il 36%) vanno allo Stato sotto forma di tasse e di concessioni governative. Nel frattempo, i centri di revisione privati incassano 25,82 euro per ogni revisione, cifra ferma dal 1999 che non ha goduto nemmeno del semplice adeguamento agli indici ISTAT e che i revisori auto considerano insufficiente a coprire il costo del servizio”.
Gli autoriparatori pratesi si uniscono così all’appello, lanciato dalle loro associazioni di categoria e rivolto al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di dare risposta alle ripetute richieste di garantire la sicurezza stradale e di assicurare la corretta operatività dei centri di revisione.
“Questo stato di cose – denuncia Aiazzi - aggrava il fenomeno delle “revisioni fasulle” o eseguite in modo approssimativo da autoriparatori o da soggetti che non esercitano l’attività di autoriparazione e che hanno l’unico obiettivo di effettuare il maggior numero di revisioni nel più breve tempo possibile.
“Nonostante – gli fa eco Franza - lo Stato abbia incassato, dal 1999 ad oggi circa 670 milioni di euro tra tasse di concessione ed IVA attraverso le revisioni effettuate dai privati, la verità è che i controlli non vengono effettuati quasi mai”.
I Revisori Auto di Confartigianato e Cna sollecitano pertanto, ancora una volta, l’emanazione del decreto di adeguamento della tariffa che preveda una giusta remunerazione per gli operatori.