(6 ottobre 2005) – In una scuola di Cossato, in provincia di Biella, i bambini comunicato tanto a voce che con il linguaggio dei segni e non si distinguono i piccoli non udenti da quelli che non lo sono. E’ un fatto che colpisce e che, in un certo senso, viene posto al centro del convegno ‘Una scuola per apprendere e comunicare’, che la Provincia di Firenze e l’Ente nazionale sordomuti promuovono oggi, giovedì 6 ottobre, nella Sala Est Ovest di via Ginori 12, garantendo il servizio di interpretariato.
“Comunicare – spiega l’assessore provinciale alle Politiche sociali Alessandro Martini – dare a ciascuno la possibilità di sentirsi parte di una collettività che riesce ad accogliere le molteplici diversità espresse dai suoi appartenente è il compito tanto gravoso quanto importante per tutti, ma ancora di più per quanti hanno responsabilità politiche, sociali e culturali verso coloro che portatori di siabilità detengono comunque il diritto alla pari diginit. L’Ens da sempre è presente, competente e attento a questi percorsi”.
“Nella scuola materna di Cossato – spiega Maria Gennaioli. responsabile del Dipartimento scuola educazione dell’Ens – ho visto bambini di 3-4 anni comunicare in assoluta tranquillità. Quella di Firenze può essere un’iniziativa per permettere agli insegnanti di conoscere metodologie diverse. Sappiamo che molti non condividono questo metodo, ma è già importante venire a conoscere, informarsi. Secondo noi si aprono porte, opportunità, consentendo al bambino non udente di essere se stesso”.