ADMFI: la Stagione 2005-06 con l’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 ottobre 2005 14:55
ADMFI: la Stagione 2005-06 con l’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino

Si apre con un debutto eccellente la Stagione 2005-06 degli Amici della Musica di Firenze: Sabato 8 Ottobre (eccezionalmente alle 17.30), al Teatro della Pergola arriva la ventiduenne violinista di Monaco Julia Fischer, per la prima volta in Toscana – ma è anche la prima tappa della sua attesa tournée italiana - dopo essere stata già acclamata nelle maggiori sale concertistiche del mondo. La Fischer taglia il nastro della nuova Stagione concertistica degli Amici della Musica con un immortale capolavoro come il crepuscolare Concerto per violino op.

77 di Brahms, cavallo di battaglia dei più agguerriti solisti; ad accompagnarla sono l’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino, gloriosa formazione tedesca nata nel 1923 (la prima ad essere stata fondata da un’emittente radiofonica) che ha visto susseguirsi sul suo podio direttori storici come Jochum, Celibidache, Klemperer, oggi compagine di gran rilievo a livello internazionale, diretta da Marek Janowsky, bacchetta di lunga ed autorevole esperienza, che dal 2002 della compagine tedesca è il direttore artistico e musicale.



Il programma, carico d’attrattiva, non mancherà così di far ammirare il talento della giovanissima Julia Fischer, di questa violinista acclamata per magica abilità tecnica e sorprendente maturità espressiva: ha iniziato lo studio dello strumento a soli quattro anni, mietendo poi successi in un concorso dietro l’altro (“Yehudi Menhuin”, 1995; Premio Eurovisivo per giovani strumentisti, 1996; EIG Music, 1998), ma oggi continua a perfezionarsi all’Accademia Musicale di Monaco con Ana Chumachenko.

Ha già suonato con direttori come Menuhin, Sinopoli, Klee, Tate, Frühbeck de Burgos, Marriner, Tilson Thomas, Jurowski. Nel 2003, al New York’s Lincoln Center, si è esibita con la New York Philharmonic guidata da Maazel per l’impervio Concerto di Sibelius. Nello stesso anno, ha debuttato alla Carnegie Hall, ricevendo una festosa standing ovation per la sua interpretazione del Doppio Concerto di Brahms, al fianco di Han-Na Chang e con l’Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese diretta da Maazel.

Julia Fischer padroneggia un repertorio che spazia da Bach a Penderecki, affidandolo al suono prezioso di un Giovan Battista Guadagnini del 1750.


Domenica 9 Ottobre, alla Pergola (ore 21) torna ad esibirsi in recital Arcadi Volodos, virtuoso dalla tecnica inscalfibile e dal piglio fantastico, padrone di uno stile interpretativo che pareva ormai dimenticato ma che ancora oggi può assicurare momenti di intensa emozione. Ed anche stavolta il programma presentato non deluderà certo le aspettative: due Sonate di Schubert, la D 157 e la D 625, ed una seconda parte del programma tutta incentrata su Liszt, sul suo virtuosismo visionario e brillante, con diverse pagine tratte dagli “Années de pèlerinage” ed un finale ad effetto che prevede la Rapsodia Ungherese n.

13 in una spettacolare versione realizzata dallo stesso Volodos.

Arcadi Volodos si è ormai affermato come interprete di spicco in campo internazionale, celeberrimo per performance che uniscono abilità tecnica, potente eloquio musicale, estro da gran virtuoso. Nato a S. Pietroburgo nel 1972, ha intrapreso dapprima gli studi di canto e direzione, per dedicarsi al pianoforte soltanto dal 1987, studiando al Conservatorio della sua città. Ha proseguito quindi gli studi al Conservatorio di Mosca con Galina Eguizerova, poi a Parigi e Madrid.

Fin dal suo debutto a New York nel 1996, si è esibito in numerosi recital internazionali, anche a fianco di direttori come Gergiev, Levine, Maazel, Mehta, mietendo successi uno dopo l’altro. Storico rimane il suo debutto nel 1998 alla Carnegie Hall, documentato su cd; la registrazione d’esordio lo vede invece anche autore di virtuosistiche rielaborazioni, sull’esempio a lui particolarmente caro di Vladimir Horowitz. La sua incisione più recente, di prossima pubblicazione, contiene ancora pagine destinate ai grandi virtuosi del pianoforte, il Concerto n.

1 di Cajkovskij e varie pagine di Rachmaninov. Nel 2001, Arcadi Volodos ha vinto il prestigioso Premio “Abbiati” della critica musicale italiana quale migliore solista dell’anno.

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