Carrara – Pilotare un Quad? Steve McQueen ci riusciva benissimo, idem Indiana Jones e naturalmente l’ultimo 007, al secolo Pierce Brosnan. Inseguimenti mozzafiato, la moto a quattro ruote che corre nel deserto e sale come un gatto sulle rocce, sparatorie clamorose, jet set, donne sempre bellissime, vittoria finale assicurata.
Oggi, con un po’ di pratica, possono farcela tutti. Il corso si terrà su un’area test realizzata nel grande piazzale della fiera. La stessa area dove domenica 9 ottobre, ore 16, è appunto in programma l’esibizione del gruppo Free Style in una serie di figure ed evoluzioni a tutta birra.
A 4x4Fest, Speed Quad farà debuttare tra l’altro il nuovissimo GP 300 Evo, che si annuncia come il Quad più grande sul mercato e, soprattutto, quello con il miglior rapporto qualità prezzo: 250 cmc di cilindrata (il motore è quello dello scooterone Honda CN), velocità oltre 80 kmh, monomarcia con retromarcia e con un variatore tarato per le grandi salite, peso 280 chili, misure cm 209 x 117, freni a disco idraulici e, unico nella categoria, doppio triangolo sulle sospensioni anteriori e sedile anatomico.
Costo indicativo: € 6.000 accessori compresi (portapacchi e borsa rigida, verricello anteriore per superare gli ostacoli più duri, etc.).
I Quad, tanto per fare un po’ di storia, li inventarono gli inglesi al tempo del generale Montgomery, di Rommel, El Elamein e dei Topi del Deserto. Niente di più adatto per scorrazzare tra dune e uadi. Quad sta per quadriciclo e fin dall’inizio il motore è stato quello delle moto leggermente riadattato, con trazione sulle ruote posteriori. Poi se ne sono impadroniti gli americani per i loro mercoledì da leoni.
E, com’è d’uso, hanno aggiunto una sigla di evidente sapore militare, benché di comprensione elementare anche per chi è a digiuno d’inglese: ATV, ovvero All Terrain Vehicle, ossia veicolo per tutti i terreni.
In effetti il Quad ha una forza e un’agilità straordinarie. Grazie a motori sempre più perfezionati, alle ruote indipendenti e alle robuste sospensioni riesce a superare praticamente ogni tipo di ostacolo e non c’è sentiero impervio, sabbia o pendio che non si debba arrendere.
Figurarsi la pacchia sulle comode strade di città.
C’è che per fare gli easy riders bisogna saperci fare. Benché intuitiva, pilotare questi quadricicli del 2000 non è difatti così semplice come appare. “Ecco il motivo della scuola guida proposta nell’ambito di 4x4Fest”, dice Jacopo Arrighi, titolare della Speed Quad, “Questi mezzi sono belli, piacciono molto, ma sono anche un po’ particolari. Dunque vanno usati con le dovute precauzioni suggerite dagli esperti”.