La sezione fiorentina dell'Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mielosa cambia sede e si trasferisce in via dei Camporeggi 2, a poca distanza da piazza della Libertà. La cerimonia di inaugurazione si terrà mercoledì prossimo alle 17.00. Sarà presente anche la presidente della commissione per le politiche sociali e della salute Susanna Agostini. Grazie al lascito di privato, e ad un contributo dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, l'associazione presieduta dal professor Pierluigi Rossi Ferrini potrà finalmente disporre di una struttura adeguata alle sue finalità: formare i volontari (in tutto sono circa 500) ed educarli dal punto di vista medico-sanitario.
Senza però dimenticare la collaborazione con l'università: grazie ad una convenzione con l'ateneo, studenti e medici potranno consultare presso la nuova sede, on-line, alcune delle più importanti riviste scientifiche sull'ematologia. L'Ail si pone obiettivi ambiziosi che richiedono fondi sempre crescenti: da una parte finanziare la ricerca per scoprire nuove cure, dall'altra offrire un contributo all'assistenza per sostenere costantemente i malati e le loro famiglie. L'assistenza domiciliare rappresenta una modalità di cura del paziente che si realizza presso la sua abitazione.
I malati ematologici vanno incontro a lunghi periodi di una cura che, se unicamente svolta in regime di ricovero, aumenta il disagio e il senso di solitudine. Le cure domiciliari consentono ai pazienti di essere seguiti nella propria casa, salvaguardando così le loro esigenze personali, garantendo la vicinanza dei familiari e una qualità di vita di gran lunga migliore. Tale forma di assistenza viene praticata da équipe multi-professionali (medici, infermieri professionali, assistenti sociali, psicologi e volontari) che assistono il paziente a casa mantenendo un costante collegamento con l'ospedale dove il paziente è curato per la sua malattia ematologica.
Ma anche i familiari fanno parte attiva del gruppo di assistenza e sono coinvolti nelle scelte terapeutiche e assistenziali. Nello scorso bilancio l'Ail Firenze ha destinato oltre 151mila euro per l'assistenza domiciliare e oltre 165mila euro per la ricerca, oltre a 26mila euro per la gestione della casa di accoglienza a Campi Bisenzio che ospitati i malati o le loro famiglie, con costi interamenti coperti dall'associazione, in camere a due letti con angolo cucina e servizi igienici individuali.