(17 settembre 2005) – Ci sarà un incontro la prossima settimana in Regione per la questione della Matec. Le prossime settimane saranno importanti perché si riuscirà, meglio di oggi, a delineare una prospettiva per queste due difficili situazioni. Le decisioni della Matec rimangono in questo momento inamovibili, nel senso che il primo gennaio una quantità preoccupante di lavoratori e lavoratrici saranno a casa. Due sono, però, le novità della vertenza Matec: primo, che oltre che la rimessa in moto delle istituzioni attorno alla questione.
I sindacati hanno ottenuto anche il pieno sostegno di tutti i lavoratori del gruppo Donati, questo vuol dire che la vertenza diventa nazionale.
La crisi dell’azienda ex Fipem (ora Nuove Energie Elettromagnetiche Spa) di Reggello
Le Organizzazioni sindacali hanno chiesto l’attivazione dell’unità di crisi. La prossima settimana la Provincia incontrerà le rappresentanze sindacali. Si tratta di un’azienda che attualmente lavora per Telecom, occupa 23 dipendenti, la produzione da sempre si divide in due filoni principali, carpenteria e tubi di plastica per la telefonia.
Lo stabilimento ha avuto al proprio interno fino a 250 dipendenti che poi, nel corso degli anni, è progressivamente diminuita. L’azienda ha fatto ricorso all’utilizzo degli ammortizzatori sociali, in particolare la cassa integrazione ordinaria. Negli ultimi mesi la proprietà ha deciso di dirottare la produzione dei tubi a Piacenza ed ha informato le organizzazioni sindacali di aver deciso di vendere il 50% del grande stabilimento, paventando la chiusura dell’attività e la messa in mobilità di tutti gli addetti.
Secondo l’azienda i bilanci sarebbero in pari, ma l’immobile in quanto tale graverebbe in modo determinante sul conto economico. La stessa azienda richiama il calo degli ordini, l’aumento del costo delle materie prime e la conseguente diminuzione dei margini”.