(MONTELUPO FIORENTINO – 9 settembre 2005) Il Pozzo dei lavatoi sembra non finire mai e continua a regalare reperti e informazioni utili per capire la civiltà montelupina negli anni a cavallo tra il 1350 e la fine del 1400.
Nelle aspettative di ricercatori ed archeologi lo scavo, iniziato con la Festa Internazionale della Ceramica e terminato in questi giorni, doveva essere quello conclusivo.
Dopo trenta anni dalla prima campagna di scavo si pensava che l’antico giacimento avesse esaurito le sue potenzialità, ma così non è stato.
“Occorreranno ulteriori ricerche, secondo una stima il pozzo è profondo altri tre metri e in questa ultima fase potrebbe dare interessanti reperti ed informazioni, infatti, dal ventiquattresimo metro in poi c’è stato un brusco cambiamento temporale nella tipologia dei pezzi trovati: in precedenza abbiamo recuperato resti risalenti agli anni ’70 del 1400, quelli scoperti in questi mesi sono databili intorno al 1350”, spiega Fausto Berti, direttore del museo della Ceramica e del futuro museo Archeologico.
Anche in questa ultima fase il pozzo è stato particolarmente generoso: sono, infatti, state rinvenute un elevato numero di brocche e boccali, due dei quali interamente ricostruibili, ma anche monete e oggetti in ferro come una spada corta del tipo basilarda e alcuni secchi utilizzati per tirare su l’acqua dal pozzo.
Il Pozzo dei Lavatoi è stato scoperto per la prima volta nel 1973 e il primo scavo è stato eseguito nel 1975, a questo sono seguite altre sei campagne di notevole importanza che hanno consentito di acquisire buona parte del patrimonio esposto al Museo della Ceramica e al Museo Archeologico.
“La scoperta del Pozzo dei Lavatoi ha dato un importante contributo nella definizione delle caratteristiche della ceramica antica prodotta a Montelupo e fondamentale è stato l’apporto degli scavi portati avanti in questo sito per l’istituzione del Museo Archeologico e della Ceramica – afferma l’assessore alla cultura Cesare Baccetti – l’operazione che abbiamo intrapreso con la realizzazione di un nuovo Museo della Ceramica e con l’istituzione del Museo Archeologico mira a valorizzare ancora di più questo enorme patrimonio che abbiamo la fortuna di avere sul nostro territorio”.