Firenze, 07 Settembre 2005- Siamo una associazione di africane che vivono in Italia e si prefiggono di sconfiggere i pregiudizi che purtroppo ancora ci sono (ve lo assicuriamo, lo viviamo ogni giorno sulla nostra pelle) verso la gente straniera, in particolare "di colore", in Italia.
Io sono nigeriana e non si contano le volte che insieme alla parola "nigeriana" sui giornali si leggano vicine altre parole che poco lustro danno agli africani in Italia. Purtroppo molti generalizzano, e creare fiducia verso noi africani non è facile.
Proprio per questo ho fondato nel 2001 una associazione di persone che come me vogliono combattere questi pregiudizi.
Io sono parrucchiera (di acconciature tradizionali africane) e quindi ho deciso di usare questa mia arte per "cambiare la testa" agli italiani.
Joy Aimiuwu, socia fondatrice dell'associazione LovelyHair
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Una interrogazione per conoscere «gli intendimenti dell'amministrazione in merito alla prosecuzione dell'esperienza del "mercatino multietnico" nei giardini del Lungarno Pecori Girali» è stata presentata dal capogruppo di Forza Italia Paolo Amato e dai consiglieri Gabriele Toccafondi, Marco Stella.
«A più riprese, a partire dal 2001 ad oggi - si legge nell'interrogazione - si è rilevato il sostanziale fallimento dell'iniziativa, messo in risalto, in più di un'occasione, dalla stampa locale e nazionale che sono giunte perfino a ricordare la contestazione da parte degli "abusivi" alla presenza di un ministro di un paese estero e le critiche di esponenti delle varie comunità non europee. Anche l'assessore Graziano Cioni ha riconosciuto il sostanziale fallimento dell'iniziativa, che registra tra l'altro una costante ridotta presenza di venditori e di pubblico».
«Nonostante le continue denunce dell'opposizione - proseguono i tre esponenti del centrodestra - l'amministrazione ha continuato a finanziare l'iniziativa nell'inutile tentativo di rivitalizzarla, come nel caso delle manifestazioni pseudo-culturali a suo sostegno che tuttavia registrano costantemente una scarsa presenza di pubblico. Il "mercatino multietnico» non solo non ha contribuito alla soluzione o alla diminuzione dell'annoso problema dell'abusivismo commerciale, ma ha abbia al contrario portato alla "ghettizzazione" del fenomeno, creando una sorta di realtà commerciale parallela a quella abusivamente ed intensivamente svolta in tutto il centro storico cittadino».
Amato, Toccafondi e Stella vogliono sapere «quali sono i motivi per i quali l'amministrazione continua a finanziare un'iniziativa che per sua stessa ammissione è stata finora fallimentare»; «quali iniziative intenda assumere per una più incisiva lotta all'abusivismo commerciale, salvaguardando al contempo l'immagine della città ed il turismo».