di Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana
Lunedì abbiamo sottoscritto un accordo tra i 3 Comuni e le 2 Province interessate per la realizzazione dell’impianto off-shore tra Pisa e Livorno. Un passo avanti, positivo e utile. Positivo perché l’intesa ha registrato il consenso convinto di tutti i protagonisti. Utile perché questo impianto contribuirà al raggiungimento dell’autonomia energetica regionale, ci consentirà di avviare un progressivo sganciamento dal petrolio e di incentivare il metano per usi civili, industriali e per la mobilità.
Non solo. Grazie a questo impianto e al nuovo gasdotto algerino che entro il 2009 collegherà Piombino ad Olbia, saremo una delle prime regioni a realizzare una piena liberalizzazione del mercato energetico con benefici sui costi sia per le imprese che per le famiglie. L’accordo prevede infatti la realizzazione, al largo dalla costa toscana, di un impianto di rigassificazione per ricevere forniture di metano attraverso navi gasiere. Riducendo così anche i rischi di inquinamento del mare e dell’aria.
Per questi motivi consideriamo l'accordo un passo in avanti importante per la strategia energetica della regione. Nell’intesa sono state prese in considerazione tutte le osservazioni presentate dagli Enti locali. Ad Olt, la società che ha presentato il progetto, abbiamo avanzato tre precise richieste: di spostare l’impianto più a sud rispetto alla proposta originale, allontanandolo dalla foce dell’Arno per diminuire l’impatto su turismo e nautica; di finanziare la realizzazione di importanti opere di riqualificazione ambientale - fra cui la riapertura del collegamento tra il canale dei Navicelli e l’Arno - che permetteranno di incentivare la nautica e il trasporto su acqua anche all’interno della costa.
Infine abbiamo proposto di istituire un osservatorio ambientale con il compito di monitorare l’attuazione del progetto e le emissioni inquinanti, a partire dai gas responsabili dell’effetto serra.