A 4 mesi dalla sua uscita nelle librerie è in preparazione una nuova edizione de Le Madonne del Parto (Polistampa, p. 40, € 7). Il saggio dell'architetto Renzo Manetti, che ha suscitato tante controversie e tanto clamore, in Italia come all'estero, ha infatti riscosso grande successo di pubblico e venduto oltre mille copie in pochi mesi. La nuova edizione del "Codice da Vinci" della Toscana (come Le Madonne del Parto è stato definito), uscirà a ottobre nella collana La storia raccontata, la stessa della Monna Lisa di Giuseppe Pallanti.
Intanto l'autore sta lavorando al seguito del suo fortunato saggio, dal titolo Beatrice e Monna Lisa (Polistampa, p.
320, ? 15), in uscita nella stessa collana a novembre, in cui approfondirà l'interpretazione simbolico-esoterica già esposta ne Le Madonne del Parto.
"Beatrice e Monna Lisa - dice infatti Manetti - è un ampio saggio sulle tracce del simbolismo sapienziale, per dimostrare che arte e letteratura hanno in comune alcuni simboli che trasmettono un'antica sapienza gnostico-ermetica, che deriva dalla Persia, dalla Mesopotamia e dalla Palestina e arriva in Occidente attraverso Roma e Bisanzio per riemergere dopo l'anno Mille nel neoplatonismo della scuola di Chartres.
Nel XII secolo questo fiume torna a galla in Provenza, nell'Islam con la poesia e la filosofia sufi e in tutto l'Occidente con il ciclo del Graal, che compare all'improvviso per poi morire con la soppressione dei templari. La poesia dei trovatori e poi degli stilnovisti è intrisa di elementi ermetici, tanto che Dnte e Cavalcanti e poi Petrarca durante l'Umanesimo erano chiamati 'poeti teologici': usavano un linguaggio esoterico, per pochi.".
E dunque se le 40 pagine del primo volume hanno suscitato tante reazioni cosa potrà succedere quando uscirà questa seconda opera?
Tullia Tassinari
