I primi calci ad una sfera dati con la maglia biancorossa della Lastrigiana, quindi Fiorentina, Margine Coperta (da sempre vivaio atalantino in terra toscana), Empoli, Grosseto (prima esperienza fra i professionisti, in C2), Massese e, adesso, il grande palcoscenico della A. E’ questo l’identikit, ovviamente calcistico, di Daniele Buzzegoli, lastrigiano doc, classe 1983, da quest’estate alla corte di mister Somma. “Molto probabilmente è stata la Massese la scelta vincente, quella che mi ha permesso di tornare a Empoli – spiega a Nove da Firenze- il ventiduenne calciatore -.
Perché due campionati vinti in due anni sono un buon biglietto da visita”. La D chiusa a suon di record (85 punti in 34 match, solo una sconfitta in tutto il torneo), il titolo tricolore dilettanti (battendo in finale il Manfredonia), la Coppa Italia di categoria sfuggita solo a venti minuti dalla fine (con Buzzegoli, però, due volte a rete nella finale di ritorno contro la Juve Stabia), la C2 vinta con largo anticipo, cosa che non succedeva da tempo in una categoria notoriamente tirata e battagliera.
Insomma, “come esperienza quella trascorsa a Massa mi ha lasciato tanto. Quest’estate abbiamo giocato un’amichevole con la mia ex squadra ed i tifosi mi hanno salutato con calore, è stata una grande soddisfazione. Per un ragazzo di soli 22 anni, tornare sul campo dove ha vissuto le prime vittorie fra i professionisti è sempre emozionante. Là ho lasciato dei bei ricordi e ho ancora tanti amici”. E adesso ecco la A, il sogno più ambito, ma anche la prova più difficile per ogni calciatore.
“Sono qui e cerco di migliorarmi giorno dopo giorno, apprendere da tutti, perché ogni mio compagno ha qualcosa da insegnarmi. Obiettivi? Fare esperienza ed imparare, perché l’Empoli è una società che punta molto sui giovani, sa come valorizzarli, sia a livello umano, sia a livello tattico e tecnico”. Inoltre quest’anno i fari puntati sulla Toscana saranno davvero tanti. Quattro formazioni nella massima serie è un evento eccezionale. “L’Empoli punta a raggiungere la salvezza il prima possibile.
La Fiorentina ha costruito un’ottima squadra a livello di gruppo, credo abbia un buon allenatore, non lo conosco direttamente, ma in questi anni ho sempre sentito parlare bene di lui. Il Siena ha fatto una buona campagna acquisti. Il Livorno è rimasto pressoché quello dell’anno scorso”.
S. R.