La Tariffa d’Igiene Ambientale da quest’anno sostituisce la Tarsu con l’obiettivo di essere più equa, basandosi sul semplice principio “chi più sporca, più paga”. Obiettivo mancato, almeno per artigianato e piccola e media impresa che hanno registrato aumenti tariffari ingiustificati anche del 291%. Più 7,22 % per falegnami, idraulici ed elettricisti, + 11,21 per produzione artigianale generica, + 21,41 per parrucchieri, barbieri ed estetisti, + 48,38 per carrozzerie, autofficine ed elettrauto, + 65,89 per autorimesse e + 176,02 per pizzerie a taglio.
Insomma, una vera e propria stangata da 48 milioni di euro (13 in più rispetto al 2004) che Palazzo Vecchio incasserà dalle sole categorie economiche per il funzionamento di Quadrifoglio S.p.a., la partecipata (al 94,20%) che si occupa dello smaltimento dei rifiuti cittadini.
“Capiamo e condividiamo la volontà del Comune di non voler incidere sui redditi familiari gravati dal caro Ici, ma francamente questa non è una politica seria di pianificazione e ripartizione dei costi, specie per gli artigiani che, nella stragrande maggioranza dei casi, già provvedono ad uno smaltimento speciale dei rifiuti.
Un servizio con un costo (1.000/1.500 € per dichiarazione Mud e smaltimento) che va naturalmente ad aggiungersi a quello della Tia” dichiara Ovidio Montecchi, Presidente di Confartigianato Imprese Firenze.
“Per il futuro quello che occorre è una pianificazione almeno triennale dei costi del servizio, un potenziamento della raccolta differenziata (ovvero un’entrata per Quadrifoglio e, di conseguenza, un abbassamento delle tariffe per tutti, cittadini ed imprese) e la costruzione rapida del termovalorizzatore” aggiunge il Direttore di Confartigianato Daniela Checchi.
Nell’immediato, però, Confartigianato avanza un’altra richiesta: sgravi tariffari e rateizzazione dei pagamenti per le imprese che, localizzate in aree divenute cantieri, subiscono i contraccolpi economici dei lavori per la tramvia.
Le richieste - informa Fabio Masini, Responsabile per Confartigianato dei Rapporti con la Pubblica Ammnistrazione - sono già state avanzate a Palazzo Vecchio che le sta esaminando.
Tutto tace, ma confidiamo che vengano accolte: sarebbe un segnale forte, e soprattutto concreto, per aziende provate dalla crisi generalizzata dell’artigianato e da quella tutta fiorentina legata anche alla cantierizzazione della città”.