A San Salvi Concerto di Citarella I Tamburi e i Posteggiatori
Stasera Riccardo Tesi &Banditaliana (ore 21.30) a Sassofortino-Roccastrada (Gr) al Parco Fonte di Vandro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 agosto 2005 07:22
A San Salvi Concerto di Citarella I Tamburi e i Posteggiatori<BR>Stasera Riccardo Tesi &Banditaliana (ore 21.30) a Sassofortino-Roccastrada (Gr) al Parco Fonte di Vandro

Riccardo Tesi i termini folk, world, etnico, vanno decisamente stretti. La sua musica tutto comprende e da tutto si discosta. Banditaliana è qualcosa di più che un insieme di musicisti collaboratori; è più un gruppo affiatato di amici, di artisti, che da anni condividono le proprie esperienze musicali, incrociandole insieme in progetti differenti. “Lune” é il quarto album edito da il Manifesto cd di Riccardo Tesi & Banditaliana. Per la registrazione di “Lune” il quartetto storico, composto da Riccardo Tesi, Maurizio Geri, Claudio Carboni ed Ettore Bonafe’, è stato integrato da Marco Fadda alle percussioni e Daniele Mencarelli al contrabbasso, da tempo loro collaboratori stabili.
Il percorso musicale di Riccardo Tesi ha attraversato, negli anni, la musica popolare – da cui derivano radici e passionalità – ma anche il mediterraneo e il medio oriente, il jazz, la canzone italiana nella sua accezione più alta.

“Lune” arriva in un momento importante della carriera di Tesi e di Banditaliana, in questo disco in uno stato di grazia artistica particolare. Il disco è fresco, squillante, ispirato in ogni suo arrangiamento o rilettura. E’ un lavoro che alterna brani cantati a fughe musicali in punta di organetto e contrappunto ritmico.

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Ultimi giorni per vivere in prima persona uno degli eventi cult di San Salvi. Mercoledì 24 agosto terminano definitivamente le Passeggiate di mezzanotte, una chiacchierata-affabulazione sull'ex-città manicomio di e con Claudio Ascoli, nata nell'ormai lontano 1999: oltre 300 repliche e 14.000 spettatori.

Il prossimo anno, infatti, i lavori che investono l'intera area renderanno impossibile la prosecuzione della performance. Anche le ultime due repliche (martedì 23 e mercoledì 24 agosto) inizieranno a mezzanotte in punto; ingresso 5 euro con posti limitati e prenotazione obbligatoria. Agli interessati si consiglia, perciò, di affrettarsi, telefonando allo 055/6236195 o inviando una e-mail a chille@ats.it. Nelle stesse sere, alle ore 22 Amarcord, films scelti dal pubblico.

Giovedì 25 agosto, special event a San Salvi: concerto di Nando Citarella, i Tamburi del Vesuvio e i posteggiatori napoletani.

Nel vulcano Vesuvio pulsano i ritmi che da sempre accompagnano i canti ed i balli tradizionali dell’area campana e di tutta l’Italia centro-meridionale.

Ma questa terra fertile ha accolto anche il battito ritmico di tutte quelle genti che da altri luoghi, attraversando il grande mare, sono approdati laggiù.

Tamburi del Vesuvio nasce, nel 1994, dalla volontà di Nando Citarella di dare voce alle contaminazioni etnico-culturali che la realtà sociale italiana stava cominciando ad esprimere. Nel corso di questi anni, dal continuo apporto dato dalla collaborazione di artisti provenienti dalle realtà etniche più varie è nato un linguaggio proprio, una peculiarità espressiva che rende la musica dei Tamburi del Vesuvio antica e moderna al tempo stesso, in un perpetuo rigenerante viaggio senza tempo.

Questo “viaggio” ha portato i Tamburi del Vesuvio attraverso i maggiori festival italiani ed europei (Edimburgo, Spoleto, Roma…). Il gruppo ha inciso ben 10 dischi, di cui l’ultimo AFACCIAMIASOTTOIPIEDIVOSTRI, con le edizioni Il Manifesto.

In scena a San Salvi, oltre a Nando Citarella (voce, chitarre, percussioni, tammorre) un nutrito e variegato ensemble: Gabriella Aiello (voce solista), Valerio Perla (percussioni multiset, batà,voce), Umberto Vitiello (djum djum, pandero, voce), Abballa Mohamed (darbukka, nai, riq), Carlo Cossu (violino, canto armonico) e Valentina Mahira (danzatrice egizia).

Nel concerto fiorentino, ai Tamburi si affiancheranno due posteggiatori: da Napoli Don Antonio Cardillo detto Sciuè Sciuè e da Pagani Mastu Valerio Aufiero detto Puca d’oro ‘o Pavaneso.



A Napoli la Musica degli Ambulanti (detta Pusteggia) è sempre stata fortemente sostenuta dal popolo: già nell’800 alcuni autori si servivano del “Cuncertino” per provare le loro composizioni in pubblico (dai Caffè alle Trattorie, dalle Terrazze ai Vicoli); e ancora oggi nei Quartieri si incontrano gruppi di Gavottisti e di Posteggiatori, specialmente in via Roma (Toledo) in prossimità della Galleria Umberto dove i Professori con la loro musica riuniscono tanta gente che li applaude e offre “qualcosa” nel cappello o nel tamburello, lasciati in terra.

Si può dire che i Posteggiatori hanno fatto da ponte tra due forme di culture: quella della strada (Cultura Orale) e quella del salotto (Cultura Scritta o Colta) usando tecniche, ritmi e strutture poetiche diverse tra loro; non a caso molti autori vissuti a cavallo tra l’800 e il ‘900 si ispirarono proprio a questi artisti per i loro componimenti, riuscendo anche ad ingaggiarli in Feste o caffè.

Altra caratteristica dei Posteggiatori era l’uso di un gergo particolare detta “Parlèsia” composto da metafore, suffissi, termini ricavati dal dialetto e dall’italiano, immagini descrittive.

Questa lingua (ancora oggi in voga negli ambienti musicali napoletani) non serviva a nascondersi bensì a comunicare tra loro senza farsi comprendere dagli altri, creando maggior coesione fra gruppi diversi di Posteggia.

Bisogna infine sottolineare che i Posteggiatori non hanno mai elemosinato; infatti per le loro esibizioni non prendevano moneta se non l’avessero meritata (con dignità) grazie alla loro Arte.

Ingresso, come sempre, a soli 5 euro: posti limitati per cui si consiglia la prenotazione: telefono 055-6236195 o e-mail chille@ats.it.

Come tutte le sere, è in funzione sino alle 2 del mattino l’accogliente bar La finestrella dei Chille per chi voglia bere o chiacchierare in tutta tranquillità.

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