Firenze, 20 Agosto 2005- Che chiedono che i bagolari a rischio potatura a causa dei lavori di Publiacqua non vengano tagliati e che la piazza Gino Bartali, davanti alla nuova Ipercoop, diventi ombrosa. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio, eseguito su un ampio campione di viale Giannotti e viale Europa, commissionato dal Capogruppo Udc in Palazzo Vecchio Mario Razzanelli all’Istituto ‘Freni’. "Per il 97% dei cittadini la decisione di abbattere gli alberi è inaccettabile. Solo il 3% si arrenderebbe all’evidenza, considerando la procedura inevitabile – riferisce Razzanelli -.
Si tratta di numeri di cui l’Amministrazione deve tener conto".
Non manca chi si dichiara disposto ad ostacolare in tutti i modi l’operazione: "Decisamente contrario; mi opporrei con ogni mezzo", "Ho firmato contro questa cosa", "Sto facendo anche la petizione". Altri hanno invece lamentato che i cittadini non sono stati informati prima della decisione: "Il Comune dovrebbe informare di più la cittadinanza, che ha il diritto di esprimere il proprio parere", "Sono contrario, ci interpellano solo quando le cose sono già state decise".
La prospettiva dell’abbattimento suscita anche reazioni emotive, specialmente nei più anziani: "Sono nata con gli alberi in v.le Giannotti", "Li ho visti nascere e ho pianto alla notizia", sono stati alcuni commenti.
Per altri, l’operazione viene percepita come ulteriore riprova del degrado verso cui starebbe andando incontro il quartiere: "Manca solo quello; lavorano per degradare la zona e non per renderla più bella e vivibile", "Ci riducono solo a cemento e asfalto". Una parte dei cittadini, poi, auspica l’abbattimento solo degli alberi malati, mentre pochi, in nome del progresso, sono disposti a fare a meno dei bagolari.
Gli abitanti di Gavinana, a proposito della mancanza di verde nella zona, puntano il dito contro la piazza Gino Bartali, che sorge davanti all’Ipercoop.
Perché? Non ci sono alberi. "D’inverno c'è freddo, d'estate c'è il sole" è un commento. Oppure: "Manca il verde; non c'è ombra per niente". Alcuni hanno anche richiamato le promesse fatte ai cittadini quando fu decisa la costruzione dell’Ipercoop: "Avevano promesso dei giardini ed invece così c'è il sole. Insomma, dal sondaggio emerge che per il 98% degli abitanti di Gavinana l’unica soluzione è sostituire i pali di cemento della piazza con degli alberi – conclude Razzanelli -.
Invito quindi il Comune a provvedere al più presto".
"Ci troviamo di nuovo a sottolineare la grave situazione in cui vive la cittadinanza di via del Bronzino e di tutta la zona e la preoccupazione per le soluzioni che si stanno predisponendo". Così interviene il consigliere comunale di Rifondazione comunista Leonardo Pieri insieme al consigliere di Rifondazione del quartiere 4 Marco Mantechi.
"L'ipotesi di avere tre strade (Pisana, Bronzino, Sansovino)i n entrata e due in uscita dalla città lascia molte perplessità,- dicono i consiglieri- anche perché Baccio Bandinelli potrebbe essere chiusa per l'abbattimento delle vecchie case e resterebbe solo Sansovino in uscita.
Constatiamo che l'amministrazione comunale ha deciso di continuare a proporre l'inversione del senso di marcia previsto prima dei lavori, incurante delle proteste dei cittadini che vanno avanti dall'inizio di giugno2. Due mesi fa - dice Pieri- in consiglio comunale avevamo chiesto l'attivazione di un Osservatorio di quartiere e le necessarie informazioni relative alle modalità e ai tempi dei lavori e avevamo auspicato un ripensamento in una lettera inviata pochi giorni fa al vicesindaco Matulli.".
"Le risposte sono state negative e al contrario si allarga il disagio anche per i cittadini di via Palazzo dei Diavoli. Tutto ciò crea incomprensione e sfiducia nelle istituzioni - dicono i due esponenti di Rifondazione- da parte dei cittadini. Anche noi, insieme a loro, continuiamo a non capire come il capovolgimento del senso di via Bronzino sia connesso alla costruzione della tramvia. Né come le istituzioni abbiamo intenzione di proseguire, visto che, in netto contrasto con le recenti dichiarazioni del quartiere 4, si stanno facendo le prove anche per il passaggio della linea 27.
Ancora una volta le richieste nostre e di cittadini affinché l'amministrazione facesse uno sforzo di comunicazione, di trasparenza e di un maggiore coinvolgimento della popolazione sono state vane. Crediamo che così si alimenti soltanto un senso di diffidenza e di rancore che non sappiamo dove potranno arrivare alla piena riprese delle attività di settembre".