E' quanto chiede, in una lettera al presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini, il capogruppo di Forza Italia Paolo Amato. «L'accordo raggiunto con Firenze Mobilità, per il risarcimento della demolizione di parte delle strutture del parcheggio, costerà al Comune altri 5 milioni di euro - scrive Amato - credo che il sindaco debba venire in consiglio, per scusarsi con la città e per spiegare a noi tutti com'è stato possibile realizzare un orrore del genere che, per fortuna, sarà abbattuto, quali errori sono stati in tal senso compiuti, e a chi vanno quindi attribuite le responsabilità».
«Rivendico il diritto dell'opposizione e del consiglio comunale tutto all'informazione e alla chiarezza - ha concluso il capogruppo di Forza Italia - specie in una vicenda come questa, che è costata e costa a Firenze: in termini di danno all'ambiente, all'economia, e all'immagine».
Questo il testo dell'intervento di Paolo Amato, capogruppo di Forza Italia in Palazzo Vecchio:
«Fummo davvero facili profeti quando - a proposito del mostro della Fortezza - dicemmo che Firenze avrebbe dovuto pagare gli errori del Sindaco e della sua amministrazione.
E difatti proprio ieri, nell'ultima riunione prima delle ferie, la Giunta Domenici ha ammesso che la demolizione di parte delle strutture del parcheggio alla Fortezza e l'accordo per il doveroso risarcimento dei privati impegnati nel "project financing" determineranno un aggravio di costi quantificabile in 5,3 milioni di euro. La cosa incredibile è che tutto ciò venga fatto passare come una semplice operazione burocratica, senza alcun riferimento ad eventuali responsabilità politiche ed amministrative.
Dando così per scontato che la cittadinanza debba sempre e comunque pagare gli errori dei propri amministratori, senza che questi siano mai chiamati a rispondere dei danni arrecati. No, noi di Forza Italia non ci stiamo. Non vogliamo che questa vicenda si chiuda come se niente fosse accaduto. Ed esigiamo anzi un dibattito in Consiglio Comunale. Per fare chiarezza sugli errori compiuti, sui danni provocati alla città e, soprattutto, sulle responsabilità. Fermo restando che noi siamo sempre per la responsabilità politica; e non per la responsabilità giudiziaria o contabile.
Per queste ultime le autorità preposte faranno sicuramente il loro dovere. Ma sulla responsabilità politica è invece nostro dovere - per il mandato ricevuto dai cittadini - chiedere agli autori dei fantasiosi progetti realizzati alla Fortezza di spiegare al Consiglio Comunale e alla città il loro sottile intelletto nello scegliere soluzioni che costano alla collettività un sovrappiù di 10 miliardi delle vecchie lire. Non si tratta, come ben si comprende, di un'esercitazione didattica: anzi è il caso di dire che un'esercitazione sifatta dev'essere sanzionata».