5 agosto 2005 – A seguito della riunione convocata dall’assessore al bilancio e personale della Provincia Alessandro Lo Presti con i parlamentari eletti sul territorio per affrontare la questione del Patto di stabilità, l’On. Giovanni Bellini, presente all’incontro, ha subito presentato un Ordine del Giorno alla Camera dei Deputati che è stato accolto dal Governo lo scorso mercoledì in occasione della discussione ed approvazione del “decretone” omnibus. L’ordine del giorno presentato alla Camera impegna l’esecutivo “a studiare la possibilità di prevedere nella finanziaria 2006 lo scorporo degli investimenti degli enti locali dal patto di stabilità interno”.
Infatti, le nuove modalità di calcolo del patto di stabilità interno, introdotte con la scorsa finanziaria, impongono un tetto di spesa inaccettabile, creando una paradossale situazione per cui molti enti locali dispongono di risorse proprie o trasferite, ma non possono utilizzarle, pena lo sfondamento dei limiti imposti dalla legge. Tali limitazioni, quindi, colpiscono direttamente gli investimenti di molti enti locali, con la conseguenza di bloccare opere infrastrutturali fondamentali, come nel caso del trasporto pubblico – basti pensare a Firenze e alla Toscana – e con gravi ripercussioni sulle imprese interessate e sulla tenuta occupazionale.
“Con questo Odg – ha dichiarato l’On. Bellini, Vice – responsabile nazionale del Dipartimento Enti locali dei Ds – abbiamo voluto rispondere alle numerose sollecitazioni delle autonomie locali che da tempo denunciano le pesanti conseguenze imposte dalla legislazione nazionale sul patto di stabilità interno. A partire dalla discussione sulla prossima legge finanziaria – ha concluso Bellini – verificheremo l’impegno del governo, che ha accolto le nostre sollecitazioni e deve porre rimedio ad una situazione che, altrimenti, tenderà ad aggravarsi”.
Viva soddisfazione è stata espressa dall’assessore al bilancio Alessandro Lo Presti. “La Provincia infatti – sostiene Lo Presti – avrà enormi difficoltà quest’anno a rispettare il tetto di spesa per quanto riguarda i pagamenti”, tanto che lo stesso Consiglio provinciale aveva approvato nell’ultima seduta prima della pausa estiva una delibera per impegnare la Giunta a sostenere le richieste di modifica legislativa avanzate più volte nel corso dell’anno da Upi e Urpt.