Acquisto degli alloggi donati dallo Stato agli alluvionati, il Comune rinuncia al diritto di prelazione. La giunta ha approvato, su proposta dell'assessore Paolo Coggiola, una delibera che sancisce la decisione di concedere ai richiedenti la possibilità di svincolarsi dal diritto che spettava al Comune, con il pagamento del 10% dell'importo dell'immobile. Tale importo dovrà essere versato al Comune entro 120 giorni dalla richiesta. Secondo una legge gennaio del 1983, infatti, gli alloggi possono essere venduti a coloro che ne hanno ricevuto l'assegnazione in seguito all'alluvione del 4 novembre 1966.
Oltre a questo il decreto stabilisce che il Comune può esercitare la prelazione in caso di successiva vendita dell'alloggio entro sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione, sulla base di un prezzo accertato delle valutazioni Istat dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Visto che gli alloggi in questione sono stati acquistati interamente dallo Stato e che la legge non prevedeva la possibilità di estinguere il diritto di prelazione, con una mozione approvata in consiglio comunale il 7 marzo 2005 si sono stabilite le iniziative necessarie per riscattare il diritto da parte delle famiglie alluvionate.