Dopo i tutto esaurito del 19, 22 e 26 luglio, Opera Festival chiuderà questa sera (ore 21.15) la rassegna lirica e concertistica seguita da migliaia di turisti e fiorentini nell'incantevole scenario del Giardino di Boboli.
Grande successo per l'interpretazione di Violetta del soprano Patrizia Zanardi, allieva della grande Renata Scotto, la più importante Violetta che si ricordi negli ultimi quarant’anni. La Zanardi nell’ereditare i segreti della maestra, propone una Traviata svettante sul piano vocale, intimamente sofferta su quello espressivo e di ideale presenza scenica, qualità che di recente l’hanno imposta in questo ruolo anche al New York City Opera.
Al suo fianco l’Alfredo di Luca Canonici, tenore toscano di fama internazionale, che dopo il lancio avvenuto con il film-opera La Bohème di Comencini (in cui prestava volto a José Carreras, gravemente ammalato) è stato ospite dei maggiori teatri del mondo, segnalandosi per la bellezza del timbro e le qualità liriche del canto. Completa il terzetto protagonistico il Germont del baritono Maurizio Scarfeo, un autentico specialista dei grandi ruoli verdiani (già l’anno scorso – proprio a fianco della Zanardi – fu un applauditissimo Rigoletto per Opera Festival), che ha affrontato su importanti palcoscenici italiani e stranieri.
Direttore dell’Orchestra e del Coro OperaFiesole (quest’ultimo preparato da Silvio Segantini) sarà il maestro Marco Balderi.
Il nuovo allestimento, a firma di Nicola Visibelli per le scene e di Marcella De Faveri per i costumi, punta ad evidenziare la società decadente ed esteriore in cui vive la protagonista, trovando in alcuni elementi scenici (gli specchi del primo atto, il grande albero bianco del secondo) i simboli per idealizzare la vanità del frivolo mondo parigino e l’intima fragilità e solitudine di Violetta.
Su questo disegno espressivo si muove la regia di Daniele Bacci, poliedrico esponente di diverse discipline teatrali, qui a confronto con il complesso mondo del melodramma.