Piena solidarietà al giornalista Akbar Ganji ed un impegno concreto della Giunta regionale per il suo rilascio immediato e senza condizioni. Lo chiede una mozione, presentata da Alessandro Antichi e Maurizio Dinelli (FI), Maurizio Bianconi (An) Marco Carraresi (Udc), ed approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. Akbar Ganji, studioso di filosofia politica e dissidente iraniano, da cinque anni e mezzo è in prigione per le sue opinioni e da oltre un mese ha iniziato uno sciopero della fame.
Come ha ricordato Alessandro Antichi, illustrando il testo, per la sua liberazione centinaia di persone hanno manifestato davanti all’università di Teheran e per salvarlo dalla morte sono scesi in campo i senatori americani Biden, Brownback, Santorum, oltre allo stesso presidente George W. Bush, mentre “appare inspiegabile il silenzio del segretario dell’Onu Kofi Annan”. “E’ una figura tra le più limpide della società civile iraniana – ha sottolineato Saccardi Severino (Ds) – Una società che deve essere sostenuta nella sua evoluzione verso la democrazia”.
Maurizio Bianconi ha raccomandato che il contenuto della mozione sia trasmesso alle autorità istituzionali iraniane. (mr)