Via del Sansovino dice definitivamente addio agli alberi dopo il taglio di ieri.
"I cittadini hanno attaccato un manifesto ad ogni alberatura per dimostrare il proprio sdegno - dichiarano Jacopo Bianchi consigliere comunale di Forza Italia, e il presidente del Comitato cittadino de "LaportAccanto", Antonio Lenoci - già mesi fa ci siamo occupati della vicenda chiedendo più volte un incontro con l'Ufficio alberature del Comune, e successivamente presso gli uffici dell'Ataf dove abbiamo richiesto, dal mese di marzo, lo studio effettuato sulle alberature interessate dalla linea1 della Tranvia unitamente alle planimetrie dell'intera tratta tranviaria.
Ad oggi che sono passati ben cinque mesi dalla formulazione della richiesta di documentazione - continuano Bianchi e Lenoci - non abbiamo ricevuto alcuna notizia in merito; se avessimo ricevuto detta documentazione avremmo potuto valutare le vere intenzioni dell'Amministrazione comunale sul futuro degli alberi che speriamo vadano a sostituire i pini oggi impietosamente tagliati.
Oggi, assieme al consigliere di Quartiere 4 Simone Billi, abbiamo presentato una interrogazione al Sindaco Domenici e al presidente del Quartiere 4 D'Eugenio per avere chiarimenti in merito alle decisioni prese.
Sentiti a tal proposito esperti ed agronomi professionisti - proseguono Bianchi e Lenoci - l'eventuale reimpianto di nuove alberature, in luoghi e con condizioni difficili da realizzare e mantenere, avverrebbe con alberelli di dimensioni ridotte che impiegherebbero anni a riprodurre l'ombra e le condizioni di fotosintesi ora esistenti, il che equivale ad un maggiore livello di anidride carbonica e scarso riciclo di ossigeno, come accaduto per le alberature di piazza Donatello che non sono mai cresciute.
«Quanti sono esattamente gli alberi abbattuti dal Comune di Firenze per fare spazio alla tramvia?» E’ quanto il Consigliere regionale di Alleanza Nazionale Achille Totaro domanda, tra le altre cose, in una interrogazione a risposta scritta presentata questa mattina al presidente Martini.
«Quegli alberi – sbotta Totaro – erano ormai piante di 40, anche 50 anni d’età, e sono stati selvaggiamente abbattuti con un atto lesivo – si legge anche nell’interrogazione – dell’ambiente e dei cittadini di Firenze». Ora, il sindaco di Firenze ha già dimostrato in quel della Fortezza di non avere un rapporto tenero con gli alberi, per di più se di una certa età e prestigio. Questa però, osserva Totaro, è roba da fare impallidire i proclami Made in Martini sulla tutela ambientale: «Il fatto – gira infatti il coltello nella piaga il Consigliere di An nel documento appena presentato – è esattamente in contrasto con i propositi più volte sbandierati dalla Regione Toscana per interventi a difesa del verde e della qualità della vita che la sua presenza assicura».
Ecco perché Totaro chiede anche a Martini «se non sia il caso che la Regione intervenga sul Comune di Firenze per porre fine a questo scempio che non può avere giustificazione alcuna».
Totaro inizia dunque l’agosto in trincea, lancia in resta in difesa del (poco) verde che sopravvive a Firenze. Ma intanto si pone anche un’altra domanda: «Come mai per l’appunto in questo caso i Verdi stanno zitti e muti?» La risposta, l’esponente di An se la dà da sé: «Sono tutti bravi soldatini di una sinistra arrogante che decide contro i cittadini ed il loro benessere nel nome di interessi più forti».