Entro la fine del 2005 in Toscana sono previste 41.590 assunzioni che, a fronte di 37.680 uscite dal mercato del lavoro, determinerebbero 3.920 nuovi posti di lavoro.
La crescita occupazionale, dovuta soprattutto alla dinamicità delle piccole e medie imprese, è trainata dall’edilizia (+1.070 occupati il saldo fra entrate e uscite previste; +2,0% rispetto ai dipendenti di fine 2004) e dal turismo (+1.050 unità; +2,7%). Cresce il ricorso a forme contrattuali flessibili: la tipologia prescelta dalle aziende toscane, sia dell’industria che dei servizi, è infatti soprattutto quella a tempo determinato (46,8% delle assunzioni).
Sempre più richiesto il diploma o la laurea; in crescita anche la richiesta di professionalità al femminile e di personale extracomunitario.
Sono questi alcuni dei principali risultati resi noti da Unioncamere Toscana e rilevati attraverso l’indagine Excelsior, il sistema informativo di monitoraggio permanente sulle prospettive occupazionali ed i fabbisogni professionali delle imprese, condotto su un campione di oltre 10mila aziende private regionali.
“L’indagine mette in evidenza come la fase di prolungata difficoltà che l’economia toscana attraversa ormai già da alcuni anni si stia gradualmente trasmettendo anche al mercato del lavoro regionale -spiega Pierfrancesco Pacini Presidente di Unioncamere Toscana- dal momento che la domanda di lavoro è in rallentamento rispetto al 2004, e ciò malgrado le previsioni per l’annoin corso restino nel complesso ancora favorevoli.
Un segnale positivo emerge tuttavia dalla sempre più elevata richiesta di figure professionali con titolo di studio superiore, a testimoniare di come il nostro sistema economico-produttivo stia cercando di reagire a tali difficoltà qualificando maggiormente le proprie strutture organizzative e, conseguentemente, la propria dotazione di risorse umane”.
Fra le attività industriali, il tasso di crescita più elevato è fatto registrare dal sistema della meccanica allargata (prodotti in metallo +400 unità e +1,4%; meccanica-elettronica e mezzi di trasporto +260 unitàe +0,8%), mentre il sistema moda continua a perdere posti di lavoro, anche se su ritmi meno accentuati rispetto a quelli del 2004.
Nel terziario i comparti a più elevato tasso di crescita sono, oltre al turismo, l’insieme dei servizi alle imprese ed alle persone (servizi operativi alle imprese e alle persone +400 unità e +1,2%; servizi avanzati alle imprese +240 unità e +1,5%; altri servizi alle persone +520 unità e +2,3%). Per quanto riguarda le attività commerciali, è da segnalare la riduzione prevista dalle imprese del commercio al dettaglio (-390 unità; -0,6%) ed il modesto incremento nella richiesta di personale da parte delle aziende del commercio di autoveicoli (+0,4%).
Le categorie professionali più richieste risultano essere quelle relative alle vendite e ai servizi per le famiglie (11.060 unità in entrata, pari al 26,6% del totale delle assunzioni previste) e quella degli operai specializzati (8.040 unità, il 19,3% delle assunzioni).
Nel primo caso si prevede l’assunzione di 4.150 addetti alle vendite e 2.940 camerieri e baristi; nel secondo la domanda è rivolta soprattutto a muratori (1.320 assunzioni), elettricisti (690 entrate) ed idraulici (650 unità). Da segnalare, comunque, che le assunzioni di operai specializzati sono nel complesso in diminuzione di 1.600 unità rispetto al 2004. Fra le professioni amministrative, le più richieste risultano quelle degli addetti alla segreteria (990 unità) e degli addetti alla reception e call center (840 assunzioni).
Aumenta il livello di istruzione richiesto dalle imprese, soprattutto nell’ambito dei servizi, con forte domanda di diplomati (33,6% delle assunzioni) soprattutto ad indirizzo amministrativo-commerciale (4.840 unità), turistico-alberghiero (1.110 unità) e meccanico (1.000 unità).
Tante le offerte per i laureati, in particolare dai settori del credito, assicurazioni e servizi finanziari (34,7%), dell’informatica e telecomunicazioni (23,1%) e dei servizi avanzati alle imprese (22,2%). Le lauree più ricercate continuano ad essere quelle degli indirizzi economico-statistico (1.050 assunzioni previste nel 2005), chimico-farmaceutico (560 unità), e ingegneria (350 assunzioni).
In controtendenza al dato nazionale, crescono in Toscana le assunzioni di personale extracomunitario.
I lavoratori extracomunitari potrebbero ricoprire fino al 30,5% delle assunzioni nei servizi, al 29,3% nell’industria e a ben il 35,4% nelle costruzioni (pari a 1.620 unità).
Rispetto alle previsioni dello scorso anno, la domanda di lavoro femminile in Toscana è aumentata di oltre due punti percentuali (dal 21,6% al 24,0%), soprattutto nel terziario. I settori che si confermano ambiti privilegiati del lavoro femminile risultano in particolare quelli dei servizi alla persona e alle imprese, della sanità, del turismo e della moda.
I tassi di crescita della domanda di lavoro sono positivi per tutte le province, ad eccezione di Massa Carrara che registra un -0,1%.
La provincia che prevede una maggior crescita nel 2005 è Siena, seguita da Grosseto e Prato. Al di sotto della media regionale tutte le altre province che, in maniera più o meno accentuata, riducono le attese rispetto ad un anno fa.