Livorno 27 luglio 2005 - La sentenza della Corte Costituzionale ha stabilito l’annullamento del Decreto con il quale, nel 2003, il ministro Lunardi aveva nominato il commissario del Porto di Livorno.
“Il Governo e la maggioranza hanno deciso di affondare i porti italiani. Solo così -afferma Alessandro Cosimi, coordinatore nazionale ANCI delle città portuali e Sindaco di Livorno - si spiega il rinvio alla Finanziaria del 2006 dei finanziamenti per gli investimenti nelle infrastrutture portuali italiane.”
Cosimi fa riferimento agli emendamenti, tutti respinti dalla maggioranza, presentati all’art.
14 del DL 115/2005, che miravano appunto a sbloccare la possibilità per i porti italiani di investire le somme già disponibili negli anni 2006 e 2007, così come avviene per il 2005.
“Abbiamo presentato modifiche al Decreto - spiega il Sindaco di Livorno -che non comportavano costi aggiuntivi, ma permettevano alle Autorità Portuali di spendere somme già finanziate e su progetti già definiti. La nostra iniziativa come ANCI - sottolinea - raccoglieva richieste di molti presidenti delle Autorità Portuali, di tanti Sindaci appartenenti a tutti gli schieramenti politici, ma ha trovato un muro di gomma.
Infatti - afferma - il senatore Grillo (Forza Italia) ha presentato un ordine del giorno, neanche messo in votazione , in cui il Governo si impegnerebbe a recuperare fondi nel 2006!… Intanto, nello stesso decreto -denuncia Cosimi - il Governo ha trovato 500 milioni da destinare ai collegi elettorali, si badi bene non ai Comuni, ma ai collegi!”
Ma Cosimi e l’ANCI non demordono: “abbiamo ripresentato gli emendamenti anche alla Camera dei Deputati - rilancia il coordinatore ANCI - e oggi stesso si apre il dibattito direttamente in Aula, senza passare per le Commissioni.
Diversi deputati hanno fatto propri gli emendamenti da noi elaborati e li hanno riproposti al voto dell’Assemblea.”
“Se il comportamento di Governo e maggioranza nei confronti dei porti e delle loro città non dovesse mutare - annuncia Cosimi - svilupperemo una forte e diffusa iniziativa di informazione e protesta in tutta Italia. Per il prossimo 26 settembre ho chiesto ai Sindaci delle città portuali di incontrarci a Livorno, in quell’occasione faremo il punto e decideremo quali iniziative intraprendere per superare questa situazione, dannosa per l’economia delle città e di tutto il Paese.”