Per La rassegna “cinema e resistenza” viene proiettato domani sera all’Arena di Marte” L’Agnese va a morire” , di Giuliano Montaldo. Il film tratto dall’omonimo romanzo scritto da Renata Viganò nel 1949, ed edito da Einaudi narra la storia di una donna di mezza età, Agnese, che da una vita tranquilla accanto al marito passa dapprima a una vita sotterranea di collaboratrice dei partigiani e poi a una vita clandestina insieme alle truppe della Resistenza. Da questo bel romanzo Giuliano Montaldo ha tratto un film , dove per la prima (e unica) volta, un episodio della Resistenza si focalizza su una protagonista femminile, interpretata da un'intensa Thulin.La storia si ambienta nelle valli di Comacchio durante la seconda guerra mondiale, dal settembre del '43 alla primavera del '45.
“ L'Agnese va a morire” è sicuramente un romanzo storico-popolare inquadrato nel periodo neorealista, ed è un capitolo importante della letteratura della testimonianza. Sua peculiarità è quella di essere stata scritta a brevissima distanza dagli avvenimenti, manifestando quindi un crudele realismo nella narrazione dei fatti Adattando, nel 1976, il romanzo uscito nel 1949, Montaldo spinge il pedale dell'emotività ma riesce a tenere sufficientemente a freno l'enfasi. La pellicola si ispira, certamente alla poetica del Neorealismo, anche se Montaldo ha cercato di aggiornare i contenuti del romanzo della Viganò con una sfumatura di femminismo più consapevole e aggiornato all’interpretazione critico- ideologica degli anni Settanta.
La serata è completata dalla proiezione de “I sette contadini” di Elio Petri e di “Alda Bianca, una staffetta partigiana”.
Alessandro Lazzeri