E stato arrestato l'uomo che l'altra notte, nel centro di Montecatini, aveva ferito ad un gamba un marocchino con un colpo di pistola.
«Senza i Centri di permanenza temporanea osteggiati da Martini, quale punibilità sarà possibile per il clandestino fermato dopo aver sparato a un altro immigrato nella notte a Montecatini?» Se lo domanda, e non senza polemica, il Consigliere regionale di Alleanza Nazionale Roberto Benedetti dopo la sparatoria che ha insanguinato la città termale la scorsa notte.
«Fatti come quello verificatosi la notte scorsa – ha commentato Benedetti – dimostrano una volta di più da un lato come la situazione della criminalità a Montecatini rivesta ormai carattere emergenziale, dall’altro come l’allarme lanciato dai prefetti circa l’incidenza dell’immigrazione clandestina nelle azioni criminali sia elevatissima».
Le colpe, attacca Benedetti, sono anche politiche: «La responsabilità politica di questa situazione è di una Regione che si ostina a mettersi contro la legge dello stato negando alla Toscana l’istituzione dei Centri di permanenza temporanea per immigrati clandestini.
Il fermato per i fatti dell’altra notte, a quale punibilità va incontro di fatto in questa situazione? Del resto lo dimostra il suo curriculum criminoso, dato che gli investigatori tracciano il profilo di un criminale di professione, con all’attivo pendenze per traffico di stupefacenti e per altri reati. Eppure era fuori, libero di sparare per le strade di Montecatini grazie alle scelte politiche di accoglienza indiscriminata al di sopra delle leggi operate da Martini. E’ proprio nelle pieghe dei diritti che Martini professa che si nascondono simili individui».
«E’ bene che i cittadini riflettano sulla condizione di totale insicurezza in cui sono messi dalle scelte di chi li governa – conclude Benedetti – rendendo la Toscana terra di nessuno mentre dichiara di volerla terra di tutti.
Intanto, rivolgo tutta la mia solidarietà alle forze dell’ordine, costrette ad operare in un clima di vero e proprio mobbing istituzionale».