La villa al tempo dei Medici, che la abitarono per lungo tempo anche se saltuariamente, è stata sempre luogo importante di incontri, di simposi e di ricevimenti per artisti, principi e papi. Quest'anno nella volontà di ripercorrere questa destinazione dimenticata e gli antichi fasti medicei, Opera Festival ha scelto proprio la Villa Medicea di Cafaggiolo come suggestivo palcoscenico per tre importanti concerti: Carmina Burana di Carl Orff il 23 luglio, l'Orchestra della Toscana il 27 luglio con un concerto all'insegna di Mozart e Haydn e le Stagioni di Antonio Vivaldi il 31 luglio.
Nell'affascinante scenario del parco e delle severe linee disegnate da Michelozzo, i concerti di Opera Festival rappresentano una svolta importante che va a coincidere con la recente riapertura prolungata al pubblico e con una nuova e quanto mai attesa valorizzazione.
A sostenerlo è Anna Borgini, Assessore alla Cultura al Comune di Barberino del Mugello: "L'investimento culturale" - afferma - "rappresenta, soprattutto oggi, una strada concreta allo sviluppo socioeconomico di questa particolare zona della Toscana.
Il coinvolgimento del così detto 'turismo culturale', potrà essere, se correttamente gestito ed invogliato, una risorsa straordinaria, con evidenti riflessi benefici anche per l’intero settore turistico-alberghiero del Mugello. Non solo, ma siamo sempre più convinti che questo è sicuramente una concreta opportunità per il futuro proprio per la bellissima Villa Medicea di Cafaggiolo".
"Nel corso di questi ultimi anni", ribadisce il Presidente dell'Associazione Culturale Multipromo, Massimiliano Vivoli, "si è molto discusso in Italia sul ruolo e sul significato della valorizzazione dei beni culturali: tra cartolarizzazioni, cambi di uso e destinazione, questa 'straordinaria risorsa' è stata al centro di un vero e proprio ripensamento fin anche a modificarne lo stato della tutela, ma soprattutto, il significato della nuova frontiera della valorizzazione, stravolgendo tra l'altro, nel profondo, anche la stessa disciplina normativa e legislativa.
In questa era di cambiamenti, quindi, è senz'altro significativa la concreta opportunità, sempre maggiore, che alcuni dei più importanti luoghi d'arte italiani, come la Villa Medicea di Cafaggiolo, ospitino eventi di alto prestigio e di respiro internazionale, proprio quando si va sempre più accentuandosi la consapevolezza che l’integrazione del turismo e del patrimonio paesaggistico, monumentale ed archeologico, con le attività culturali e dello spettacolo, rappresenta sempre più una risorsa primaria.
Riscoprire, a mio parere, un ruolo così importante arricchisce da un lato le manifestazioni culturali, dall'altro offre visibilità e rilancio al bene culturale, ed innesca, inoltre, un meccanismo che coinvolge da vicino anche l'indotto delle attività produttive legate al turismo ed allo spettacolo. E ciò vale non solo per il Giardino di Boboli o per la Piazza del Duomo di Pistoia, ma anche, direi in modo particolare, per la Villa Medicea di Cafaggiolo. Un aspetto strategico nel futuro della 'sostenibilità', della 'valorizzazione' e della 'autonomia economica' del bene culturale su cui Opera Festival crede e investe i suoi sforzi".