Alla presenza degli onorevoli Giovanni Bellini, Antonello Giacomelli, Lapo Pistelli, a don Giovanni Momigli, delegato per la Curia e le giunte provinciale e comunale si è tenuto presso la Sala Consiliare del Comune di Scandicci una seduta congiunta del Consiglio provinciale e comunale. Il vice Presidente della Provincia Andrea Barducci ha chiesto l’attivazione di tavoli per le trattative ai più alti livello istituzionali: “Non siamo disposti a tollerare imprenditori che vengono sul nostro territorio, lo usano e poi se ne vanno via.
Puntiamo ad una riconferma del ruolo strategico del settore manifatturiero sul territorio – ha detto Barducci – la valorizzazione del lavoro in quanto tale, la difesa del patto per l’occupazione e lo sviluppo. Occorre trovare strade che non portano alla chiusura o alla riduzione sistematica delle forza lavoro. Il nostro piano prevede il coinvolgimento dei parlamentari eletti sul territorio per portare questa vertenza a livello nazionale”. Nascosti per Alleanza Nazionale ha chiesto sia al Comune che alla Provincia ed alla Regione più fondi da destinare alle infrastrutture.
Calò per Rifondazione Comunista ha detto che non ci deve essere nessuna rassegnazione alla prevista chiusura della Matec e che l’attenzione è viva anche per la Electrolux Zanussi e la Ciatti. Giunti per La Margherita ha denunciato come la proprietà della Matec abbia nascosto una precisa linea industriale per chiudere l’azienda di Scandicci. L’incontro tra Provincia e Comune deve essere l’inizio di una fase per fare squadra e salvare l’azienda. Bassetti dell’Udc ha ricordato che quando si parla di tutela dei posti di lavoro non importa da che parte si milita.
Occorre trovare il consenso unanime per salvare questi posti di lavoro. Anche Marconcini per i Comunisti Italiani ha messo in risalto come ci siano imprenditori che puntano a sfruttare il territorio e si è detto contrario ad ogni tipo di delocalizzazione. Grazzini per Forza Italia ha, invece, ricordato come queste politiche vengano decise, ormai, a livello europeo: è un problema più grande del centrodestra e del centrosinistra messi insieme. L’Europa ha, oggi, un’unica legislatura che facilita la delocalizzazione ed è su questa legislazione che occorre intervenire.
Romei per i Democratici di Sinistra ha rinnovato l’invito a coinvolgere anche parlamentari nazionali perché venga scongiurata la chiusura della Matec. Occorre utlizzare tutte le strade più opportune. Per il sindaco Simone Gheri: “Questa partita non è ancora persa. Ci sono ancora le condizioni per lavorarci e riaprire un dialogo. E’ inaccettabile spostare la Matec e, a fronte di una dichiarazione di chiusura, come Sindaco voglio vedere tute le carte in mano alla proprietà e capire ciò che accadrà da qui ai prossimi sei mesi.
Occorre riaprire il dialogo con la proprietà – ha sottolineato Gheri – mantenere aperta la Matec e trovare nuove risorse”.(mr)