Ancora tre i giorni per conoscere, attraverso la retrospettiva "Ermeneutica. Disegni e Dipinti 1979-2005" il cammino artistico-filosofico del pittore "esistenzial-metafisico" Pier Augusto Breccia. L'Archivio di Stato di Firenze ospita fino al 16 luglio circa centoquaranta opere, tra dipinti su tela e disegni a matita su carta, dal 1979, anno d'inizio dell'attività artistica di Breccia, ad oggi. Per la prima volta, con la retrospettiva "Ermeneutica. Disegni e dipinti 1979 - 2005" l'artista propone la denominazione di "pittura ermeneutica": "ognuno di noi in linguaggio strettamente ermeneutico non può diventare né interpretare se non ciò che egli è".
Con il termine di "pittura ermeneutica" Breccia vuole connotare il proprio lavoro sottolineandone l'autonomia e le differenze sia nei confronti del Surrealismo che della pittura cosiddetta Metafisica. La mostra "Ermeneutica. Disegni e Dipinti 1979-2005" promossa da Salvatore Italia, Capo Dipartimento dei Beni Archivistici e Librari del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è curata dall'artista stesso in collaborazione con Marisa Del Re, fra i nomi più prestigiosi del mondo dell'arte internazionale moderno-contemporanea.
Allestimento: Franco Ristori in collaborazione con l'Archivio di Stato di Firenze. Orario: dal lunedì al venerdì 10.00-18.00; sabato e domenica 10.00-19.00 INGRESSO GRATUITO