Sarà l’evento Bandando – Il Treno delle Bande ad inaugurare, domenica 24 luglio, l’edizione 2005 del X Festival della Val d’Orcia – XXVI Festival Internazionale di Montalcino, itinerari d'arte e cultura alla scoperta di borghi, pievi e castelli in uno dei territori più suggestivi della campagna toscana. La manifestazione è promossa da Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d'Orcia (Comuni di Castiglione d'Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani, San Quirico d'Orcia), Regione Toscana, Provincia di Siena, Val d'Orcia s.r.l., Banca Toscana, Idee Arte Eventi, con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena
Con quest'edizione il progetto d’area del Festival della Val d’Orcia giunge al suo decennale, raggiungendo un traguardo importante che consolida l’attività, ormai ultraventicinquennale del Festival di Montalcino, una delle prime manifestazioni di teatro in Toscana.
Un quarto di secolo, in cui questo festival ha ospitato attori, registi, autori di fama internazionale, che hanno calcato le ‘scene’ degli affascinanti luoghi della Val d’Orcia.
Questa parte della stupenda provincia a sud di Siena ha ottenuto, attraverso la propria politica culturale radicata e, al tempo stesso, in continuo rinnovamento, un riscontro sempre crescente, grazie al felice connubio di tutela del paesaggio, difesa delle tradizioni eno-gastronomiche e sviluppo di iniziative culturali quali il Festival di Montalcino, prima, e poi, dal 1996, il Festival di tutta l’area del Parco della Val d’Orcia, che non a caso sintetizza nel proprio nome il connubio di cui sopra: Parco Artistico, Naturale e Culturale.
Lo spirito che anima il lavoro e gli sforzi su questo territorio, è stato premiato con un importante riconoscimento: il Comitato dell’Unesco per il Patrimonio mondiale dell’Umanità ha inserito la Val d’Orcia nell’elenco del patrimonio mondiale, come paesaggio culturale.
L’edizione 2005 assume, dunque, una particolare valenza, in relazione anche agli impegni che tali riconoscimenti ‘impongono’, e che tutte le istituzioni devono sostenere, considerando prioritarie le risorse necessarie alla crescita culturale della Val d’Orcia, quale patrimonio dell'umanità.
“L’obiettivo che ci siamo proposti – spiega il direttore artistico Isabella Valoriani - è quello di creare, con il Festival, un itinerario culturale dentro un paesaggio naturale, che vede un eccezionale patrimonio artistico “protetto”, attraverso l’ospitalità e la produzione di eventi di teatro, musica, poesia, danza pensati, spesso, appositamente per i luoghi ospitanti la manifestazione, fuori dalle logiche ‘abituali’ e nel rispetto della natura”.
L’inaugurazione del festival è affidata al consueto appuntamento, domenica 24 luglio, con Bandando - Il Treno delle Bande, un viaggio musicale del Treno Natura lungo il percorso ferroviario che va da Siena alla Stazione del Monte Amiata, coinvolgendo le Filarmoniche locali.
La sezione teatro proporrà molte prime assolute di autori inediti, i monologhi di Sandro Mabellini, Alessandro Marinuzzi, Carlo Pasquini, e la presenza di artisti quali Alfonso Santagata, Alessandro Benvenuti, Franco Di Francescantonio, Marco Sgrosso.
Particolarmente significativa la presenza dell’autore Manlio Santarelli che, dopo la rappresentazione del suo testo “Uscita d’emergenza”, il 18 agosto, presenterà il libro “Manlio Santanelli teatro” (editore Bulzoni).
In programma, anche in quest'edizione del festival, La Barca di Pienza, l’appuntamento con l’opera di Mario Luzi, realizzato con il Centro Studi, quest’anno dedicato (dopo la recente scomparsa del poeta) al suo testo “La Passione – Via Crucis al Colosseo” Scritto per la voce di Sandro Lombardi, che lo recitò al Colosseo nel 1999 durante la Via Crucis presieduta da Giovanni Paolo II, questa Passione di Mario Luzi, rivivrà nel Duomo di Pienza, il 30 luglio, attraverso le voci di Marion D’Amburgo e Massimiliano Speziani, in una serata curata da Sandro Lombardi.
Sonorità, ritmi, culture, commistioni di generi e di tradizioni differenti si fondono armoniosamente nel ricco programma musicale, che vede protagonisti, tra gli altri, solisti come Danilo Rea e serate particolari insieme al gruppo di Pino Zimba con la sua pizzica, Alessandro Parente con i suoi giovani suonatori di organetti, l’inusuale incontro dell’attore Alessandro Benvenuti con le sonorità dirompenti della Banda Improvvisa, i ritmi afro-americani di Karl Potter e la sua Percussion Band.
Montalcino ospita, per il secondo anno consecutivo, “Incontri sul teatro che verrà”, un progetto promosso con la Fondazione Teatro Metastasio – Stabile della Toscana, in collaborazione con il Centro Nazionale di drammaturgia contemporanea Outis.
Un vero e proprio campus di residenza per attori, registi e autori, che si confronteranno su ipotesi di messe in scena future, presentando, a pubblico ed operatori, il risultato del loro lavoro (circa 15 minuti per ciascuno dei testi selezionati).
Il cinema e le sue suggestioni saranno al centro di un lavoro che si svolgerà durante il Festival, attraverso due laboratori, dedicati ai grandi registi Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini. Il primo, diretto da Angela Malfitano con i giovani della zona, a partire proprio dal tema caro al regista romagnolo: il rapporto giovani-provincia.
L’altro, dedicato a Pier Paolo Pasolini, sarà condotto dal Teatro delle Ariette, a partire dai cortometraggi del regista friulano.
Il costo dei biglietti è di euro 10, per gli spettacoli musicali, e di euro 7, per gli spettacoli teatrali. Da quest’edizione sarà introdotta una particolare iniziativa, rivolta agli spettatori più assidui del festival. Acquistando il biglietto per due spettacoli, si avrà la possibilità di seguirne un terzo ad un prezzo eccezionalmente simbolico.