All’indomani dell’Assemblea nazionale di Alleanza Nazionale che ha visto la riconferma di Gianfranco Fini alla guida del partito, le linee guida per la politica di An arrivano anche sul territorio. Così, ieri sera, il Consigliere regionale di An Achille Totaro – membro della Direzione nazionale – è arrivato ad incontrare iscritti e simpatizzanti di An a Castelfiorentino insieme al Capogruppo di An in Palazzo Vecchio Riccardo Sarra (membro dell’Assemblea Nazionale), al Presidente del Circolo territoriale del partito Maria Rosa Ebeyer e al Consigliere comunale Carlo Andrea Zini.
L’occasione è stata il convegno dal titolo I valori della destra e i nuovi scenari politici organizzata proprio dal Circolo locale di An presso la sede di via Garibaldi 34.
Molta la curiosità da parte dei presenti, a cui Totaro ha illustrato il documento uscito dall’Assemblea di Roma che ha chiarito la centralità dei valori per la destra del presente, ma soprattutto del futuro: «Le vicende che hanno accompagnato l’ultimo referendum – ha spiegato Totaro – hanno dato lo spunto per un confronto franco e costruttivo all’interno del partito, che ne è uscito rafforzato e più coeso che mai, pronto a guardare avanti».
A iniziare dall’ipotesi di partito unico: «La casa comune del centrodestra è una strada percorribile – ha affermato Totaro rispondendo alle domande della platea sul partito unico – ma non va abbracciata in maniera fideistica o acritica. D’altra parte, la destra è soggetto fondatore dell’attuale struttura del centrodestra italiano, ed è chiaro che nel futuro soggetto unitario della Cdl dovrà essere certamente protagonista delle nuove fasi».
Il dibattito ha anche toccato la questione dei rapporti interni al partito: «Le correnti non sono il male dei mali – ha detto il Consigliere regionale di An – ma è evidente che il correntismo esasperato oggi può e deve essere superato nel nome di una dialettica più fluida e di un programma che privilegi l’interesse dei territori e della gente senza intoppi di veti incrociati».
E a questo proposito, Totaro ha indicato alcune priorità programmatiche nel proseguimento della lotta alla droga e all’illegalità diffusa, nella battaglia per l’istituzione dei Centri di permanenza temporanea per i clandestini e nel contrasto alla concorrenza sleale dell’imprenditoria cinese che erode fette di mercato sempre più cospicue alle aziende fiorentine e toscane in genere in settori vitali come il manifatturiero, il tessile e l’abbigliamento.