Pontedera – Fra sound latini e ritmi calienti, dall’11 al 17 luglio sarà una settimana ricca di eventi e spettacoli interessanti. Toccherà all’accattivante funky dei Funk Off, la bizzarra band italiana , che nel 2004 ha partecipato alla Fiera internazionale del jazz di New York, aprire la manifestazione. Il 12 luglio sarà la volta della bravissima Aldina Duarte, artista portoghese che interpreta l’anima tradizionale del fado, a metà fra canzone e poesia, così come si può ascoltare fra le strade e le piazze di Lisbona.
Il 13 luglio protagonista la musica gitana: gli Acqua Ragia Drom, gruppo storico della musica popolare italiana, ci condurranno in un’affascinante viaggio fra canzoni e balli presentati nell’originale stile gitano da loro creato. Quest’anno la manifestazione, che toccherà vari paesi mediterranei, con particolare riferimento all’Andalusia, al Portogallo e alla Toscana, renderà omaggio al Mediterraneo e alle sue tradizioni attraverso un interessante progetto. “L’Europa della vite, dell’ulivo e del grano”, questo il titolo.
Il 14 luglio infatti il portoghese Rao Kyao ci accompagnerà nella scoperta delle terre del Mediterraneo, attraverso musiche e culture del sud. Il canto flamenco di Argentina (Andalusia), l’organetto diatonico di Riccardo Tesi, l’Alentejo rappresentato dal coro di Milfontes (Portogallo). Poi, il 16 luglio, Luigi Cinque presenterà un altro scintillante esperimento, in cui si fondono suoni e tradizioni di quattro diverse culture del Mediterraneo: le polifonie dell’alentejo portoghese, i maestri del nuovo flamenco Andaluso di Huelva, la splendida voce di Mara Aranda e gli arrangiamenti di Efren Lopez da Valencia e il repertorio jazz di Luigi Cinque.
Il 15 luglio, invece, il gruppo portoghese di musica popolare, Adiafa, si esibirà al pubblico nel canto “campanico” dell’Alentejo, con il tradizionale accompagnamento della chitarra “campanica”. Promosso da una rete di circa trenta piccole città, fra Portogallo, Capo verde, Spagna, Italia e Grecia, il Festival è nato nel 1993 come occasione di scoperta di una comune identità culturale, sulla base di linguaggi musicali ed espressioni artistiche e letterarie che uniscono l’Europa del Sud all’Africa.
Dal 2002 il Comune di Roma si è inserito nell’elenco delle città promotrici dell’iniziativa, introducendo il festival nell’ambito dell’Estate Romana. Nei suoi dodici anni di attività la manifestazione, che ha per padrino e presidente niente meno che il Premio Nobel per la letteratura Josè Saramago, si è aggiudicata per ben tre volte il premio Caleidoscopio, conferito dalla Commissione Europea per l’elevato grado culturale delle sue proposte. Ha contribuito a rendere famosi presso il pubblico europeo i talenti emergenti della musica portoghese e di Capo Verde ed ha realizzato originali produzioni in collaborazione con vari artisti, fra cui Dario Fò, Francesca Rame e Laura Morante.
Sara Montesi