Firenze, 30 Giugno 2005- A Firenze inflazione all'1,1% nel mese di maggio. Si tratta del valore più basso dal 2000 e rispetto a maggio i prezzi sono stabili. Questi sono i dati più significativi dell'anticipazione dei risultati del calcolo dell'inflazione a Firenze per il mese di giugno (che dovranno essere poi confermati dall'Istat) secondo gli indici per l'intera collettività nazionale, presentati dall'assessore alla statistica Eugenio Giani e dall'ufficio comunale di statistica. La rilevazione si è svolta dal 1° al 15 del mese di giugno su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione che alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11.600 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere.
Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall'Istituto Nazionale di Statistica. I pesi dei singoli prodotti e capitoli sono stabiliti dall'Istat on base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie. La variazione dei prezzi rispetto al mese scorso è nulla mentre a maggio era di +0,2%; la variazione annuale rispetto a giugno 2004 è +1,1% in diminuzione rispetto a maggio quando era +1,3%. È il valore più basso dal 2000. A contribuire a questo risultato sono stati gli aumenti nel capitolo dei servizi ricettivi e di ristorazione e abbigliamento e calzature mentre in diminuzione sono i capitoli comunicazioni, ricreazione spettacoli e cultura e abitazione acqua energia elettrica e combustibili.
L'incremento mensile del capitolo dei servizi ricettivi e di ristorazione è dovuto principalmente all'aumento della camera di albergo (+1,4% rispetto a maggio ma -5,2% rispetto a giugno 2004) e del camping (+3,1%). Nel capitolo abbigliamento e calzature si registrano gli aumenti della camicia da uomo (+2,6%) e della giacca di pelle da donna (+3,7%). La variazione annuale dell'intero capitolo passa da +1,7% di maggio a +1,9% per il mese in corso. Il capitolo delle comunicazioni si segnala per una variazione negativa dovuta al calo dei cellulari: -3,0% rispetto al mese scorso e -22,7% rispetto a giugno 2004.
La diminuzione mensile del capitolo ricreazione spettacolo e cultura (-0,2%) è causata dal ribasso della partita di calcio (-36,8%) e personal computer (-1,6%). In aumento il prezzo dei pacchetti vacanza (+1,6%) e l'ingresso in piscina (+1,4%). Nel capitolo abitazione acqua energia elettrica e combustibili si registra una diminuzione complessiva di -0,2% tutta dovuta al ribasso del gasolio per riscaldamento: -3,1% rispetto a maggio 2005 ma rispetto a giugno 2004 la variazione è di +11,5%. La variazione nulla del capitolo alimentari deriva dagli aumenti della carne fresca di bovino adulto (+2,4%), del coniglio fresco (+9,1%) e delle patate (+3,7%) bilanciati dalle diminuzioni dei pomodori da sugo (-12,4%), della pasta di semola (-1,5%), dei limoni (-7,9%) e del pollo fresco (-1,1%).
La variazione nulla del capitolo trasporti deriva dagli aumenti dei viaggi aerei (complessivamente +7,7%) bilanciato dalla diminuzione del prezzo della benzina (-1,5% rispetto a maggio 2005 ma la variazione annuale è ancora +4,1%). Il dato complessivo annuo di +1,1% è il risultato della diminuzione dei beni, che nel paniere pesano per il 59% del peso complessivo, pari a -0,6%, a fronte di un aumento dei servizi, che pesano per il restante 41%, pari a +2,5%. Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che i prodotti alimentari non lavorati (per esempio ortaggi, frutta, pesci e carne) registrano complessivamente una diminuzione rispetto ad maggio 2004 di -3,9%, mentre i beni alimentari lavorati (tra cui pane, bevande, scatolame, formaggi) segnalano una diminuzione meno marcata ma significativa pari a -1,6%.
I beni energetici sono quelli che registrano i maggiori aumenti: in particolare, l'aumento annuale di quelli non regolamentati (carburanti soprattutto) è di +6,2% mentre quelli regolamentati (fra cui energia elettrica e gas metano) registrano un aumento annuale più lieve (+5,3%). Le variazioni annuali di prezzo dei beni durevoli (tra cui elettrodomestici e automobili) sono stabilmente negative (-0,2%) a causa delle continue diminuzioni dei PC e dei cellulari; anche i beni non durevoli hanno una variazione negativa (-2,0% grazie alle diminuzioni dei prodotti alimentari e medicinali, mentre sono in aumento (+1,8%) i beni semidurevoli (fra cui abbigliamento e libri).